Automotive
Tecnomeccanica, l'azienda di Novara che tratta in esclusiva con Marelli per rilevare lo stabilimento di Crevalcore, in provincia di Bologna, punta a entrare nello stabilimento dal primo giugno. Se l'operazione andrà a buon fine, nel 2025 i dipendenti saliranno dai 152 attuali ai circa 304 delle due realtà insieme. Il fatturato passerà dai 28 milioni della realtà piemontese a circa 50 complessivi, di cui 32 a Crevalcore, che beneficerà di tre elementi. Il primo è quello delle lavorazioni di pressofusione già presenti nel sito, che subirà una drastica trasformazione grazie a investimenti nell'automazione e in nuove presse. Il secondo è l'inserimento di produzioni che attualmente fanno capo a Tecnomeccanica, la cui capacità è satura. Il terzo è l'arrivo di una dozzina di centri di lavorazione dallo stabilimento di Argentan in Francia, che verrà chiuso. A tracciare la linea è l'ad e titolare di Tecnomeccanica Simone Ferrucci, che ha incontrato a Bologna, nella sede della Regione Emilia-Romagna, l'assessore al lavoro Vincenzo Colla, i rappresentanti sindacali dei dipendenti e la dirigenza di Marelli.
«Siamo arrivati a un piano industriale sostenibile e siamo in una fase di execution – ha spiegato Ferrucci dopo l'incontro –. Stiamo valutando fase per fase l'introduzione, potenzialmente, di Tecnomeccanica dal primo di giugno». Simone Selmi, segretario della Fiom Cgil di Bologna ha commentato l’incontro con Simone Ferrucci, ad di Tecnomeccanica, in trattativa per rilevare lo stabilimento Marelli di Crevalcore. «Noi abbiamo ancora l'obiettivo esuberi zero. Ne abbiamo già provato ad accennare oggi. Tra piano sociale e investimento è una strada che pensiamo sia ancora percorribile, un tentativo ci sarà». L'imprenditore novarese ha garantito, inoltre, il riassorbimento di 152 lavoratori sui 222 attualmente dipendenti dello stabilimento nel bolognese, ma i sindacati puntano ad alzare il numero e, in combinazione con i trasferimenti in altri stabilimenti di Marelli, prepensionamenti e altre operazioni, a evitare esuberi. In ogni caso il passaggio di proprietà «prima avviene e meglio è per tutti», ha sottolineato l'esponente della Fiom. Soddisfatto Massimo Mazzeo, segretario della Fim Cisl: «Il piano è consistente, soprattutto perché va in continuità con quello che già si fa a Crevalcore. C'è questa nuova fase del processo produttivo e il fatto che vengano a Crevalcore dei nuovi business. Il prodotto è diversificato, non si fanno più solo componenti per l'endotermico ma anche qualcosa di scollegato». Prudente Giuseppe Di Stefano, della Uilm: «La strada è ancora lunga, anche se oggi siamo molto euforici per i nuovi imprenditori. Speriamo che nel tempo risulti qualcosa di positivo e utile per l'occupazione, l'importante è che il piano industriale abbia gambe per andare oltre il 2028». Domani e venerdì si terranno le assemblee dei lavoratori. Fanucci ha spiegato che «tra i requisiti perché l'operazione vada a buon fine, c'è che Invitalia intervenga come socio a sostegno dell'operazione. «Abbiamo appena fatto la domanda, ci sarà un processo in parallelo di due diligence sul piano. Questo è un progetto che partirà a stretto giro, sicuramente la prossima settimana avremo un bel po' di lavoro da fare». Attraverso l'acquisizione dello stabilimento di Crevalcore, Tecnomeccanica punta a diversificare prodotti e clienti, ampliando i mercati: attualmente il 90% del fatturato è generato dall'automotive. Per quanto riguarda i lavoratori riassorbiti a Bologna, «partiamo con 152 e su questi ci siamo impegnati», ha sottolineato l'ad. «Inoltre ci sono anche professionalità che verranno dall'esterno, perché molte funzioni centrali non sono presenti e dovranno essere reintegrate con le nuove professionalità che non sono presenti. Stiamo valutando se ci possono essere delle crescite interne legate all'attività». Il prossimo incontro si terrà in sede sindacale il 16 aprile. Ferrucci ha lanciato anche un messaggio ai dipendenti. «Ho visto molto scoramento in questo momento, iniziamo a pensare a costruire e troviamo un percorso tutti insieme. Poi le cose si aggiusteranno, perché si trova sempre una soluzione», ha concluso.
Nell'immagine Simone Ferrucci, ad di Tecnomeccanica, e Vincenzo Colla, l'assessore al lavoro. Foto dal sito della Regione Emilia-Romagna