Alluvione

«La causa del ritardo nei rimborsi è Sfinge, la piattaforma su cui si fanno le richieste. Non è facile da usare e spesso serve l'intervento del nostro ufficio. È vero però che ne sono arrivati pochi: mancano quasi del tutto quelli per i beni mobili e per le produzioni agricole. Ci sono agricoltori che hanno saltato il raccolto del 2023 e salteranno anche quello del 2024».

 A quasi un anno dall'alluvione che a maggio 2023 ha colpito l'Emilia-Romagna la sindaca di Pianoro, Franca Filippini, commenta la situazione dei rimborsi alle persone che sono state danneggiate dagli eventi naturali. Le problematiche nei risarcimenti sono state di recente oggetto di polemiche fra i sindaci del territorio, con in testa Matteo Lepore e il generale Figliuolo che venerdì, in un incontro con i sindaci in viale Aldo Moro, ha promesso novità dopo Pasqua. «Abbiamo ripreso in mano le ordinanze sulle imprese e sulle famiglie e abbiamo trovato molte convergenze. Tutte le richieste, che poi vengono dal territorio, sono state accolte e saranno inserite in una prossima ordinanza che uscirà dopo Pasqua».

 

Le problematiche però restano. Lo fa notare sempre Franca Filippini che parla di «agriturismi che non hanno avuto rimborsi e che non hanno potuto lavorare. Serve un decreto o saranno costretti a chiudere».  E per quanto riguarda la ricostruzione delle strade? «I soldi sono arrivati, anche se lentamente. 12 milioni solo per le frane sulle strade comunali. Ora bisogna fare i lavori definitivi ma alle amministrazioni locali manca il personale, questo è il vero problema. A Pianoro per gestire cento frane c'è un solo geometra e abbiamo potuto assumere solo una persona in più».

 

Riguardo ai rimborsi e all'operato del commissario è più positivo Ivan Mantovani, sindaco di Monterenzio. «Il problema sono i tanti privati che non arrivano le procedure su Sfinge. Per ottenere il risarcimento si deve prima fare un progetto per i lavori e quindi serve un tecnico. Ci sono da fare richieste, autorizzazioni, una vera e propria rendicontazione», dice. E su Figliuolo aggiunge: «Per fortuna è arrivato lui e ha dato una accelerazione alle operazioni. Ha saputo fare il suo lavoro».

 

Infine, anche Mantovani rimarca il problema della mancanza di personale. «Servono geologi e ingegneri, ci sono comuni con un solo tecnico per tutti i lavori pubblici. Il ministero si è appoggiato a una società privata, Sogesid, che si incarica di fare i lavori ma servono anche i concorsi e le assunzioni».

 

 

Nell'immagine Ivan Mantovani, sindaco di Monteranzio e il generale Francesco Paolo Figliuolo. Foto concessa da Ivan Mantovani.