multiservizi

La buona stella della multiservizi con base bolognese si ripercuote positivamente nella distribuzione dei dividendi sui comuni, che porterà nelle casse dei Comuni e degli enti pubblici azionisti somme ingenti. Il Comune di Bologna, primo azionista pubblico di Hera con l'8,40% delle quote, avrà un incasso che si attesta sui 17,5 milioni di euro. Ne gioverà parecchio anche il comune di Imola che incamererà 15,1 milioni. Il comune di Modena avrà una quota sui 13,5 milioni mentre Ravenna arriverà a quasi 11 milioni

A seguire Ferrara con 3,5 milioni, Rimini con tre milioni, Forlì con 2,5 milioni e infine Cesena con 2,3 milioni.

 

La multiservizi bolognese nel 2023 ha totalizzato ricavi per 14,8 miliardi, leggermente in calo rispetto ai 20 miliardi del 2022. Il calo però è dovuto alla normalizzazione dei prezzi imposti per scelta politica, oltre alle temperature miti di inizio inverno che hanno evitato grosse spese per il gas. La contrazione è comunque stata mitigata dall’energia elettrica, venduta in maggiori volumi. Le buone notizie riguardano anche l’indebitamento finanziario netto, come spiega il presidente esecutivo Cristian Fabbri: «Chiudiamo il 2023 con una performance record dei principali indicatori economici e finanziari, ottenuti in un contesto macroeconomico ancora volatile e incerto. Il valore economico distribuito agli stakeholder dei territori nei quali operiamo ha raggiunto i 2,3 miliardi di euro, in crescita del 36,96%. Risultati che abbiamo raggiunto soprattutto grazie al contributo dell'area ambiente e dell'area energy. In particolare, in questa filiera abbiamo conseguito una crescita significativa supportata dallo sviluppo commerciale, dai mercati di ultima istanza e dai servizi di efficientamento energetico».

 

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