Mercato immobiliare

«Non si ferma la crescita del canone abitativo in Italia (+ 2.9% l’anno)». Nomisma, società di consulenza bolognese, ha presentato questa mattina il primo Osservatorio sul mercato immobiliare del 2024. E' stato analizzato il periodo congiunturale nel settore immobiliare di 13 mercati intermedi (Ancona, Bergamo, Brescia, Livorno, Messina, Modena, Novara, Parma, Perugia, Salerno, Taranto, Trieste e Verona). L’incremento del canone si è avuto in maniera specifica a Bergamo (+ 5.1 %) e a Perugia (+ 5.2 %).

 

Quello che è affiorato con forza è relativo «all’indebolimento del mercato italiano causato dal progressivo incremento dei tassi di interesse, unito alla ritrovata selettività del ceto bancario».

Nel 2023, 48mila nuclei famigliari hanno scelto di prendere in affitto una casa piuttosto che acquistarla. Secondo il rapporto, la domanda abitativa tende sempre più a prediligere le dotazioni interne come i balconi o i terrazzi, la luminosità degli ambienti, la disponibilità del posto auto e il doppio bagno.

 

Dondi, presidente di Nomisma, si è espresso sulle prospettive del mercato immobiliare nazionale in questo anno solare: «Non sono poche le incognite che danno forma alla parabola di questo settore. La più importante riguarda l'orientamento delle istituzioni finanziarie a ogni livello». L'economista fa una distinzione tra le due fasi dell'anno: «Nel primo semestre lo scenario non subirà scossoni, mentre nel secondo ci aspettiamo un'inversione di tendenza, con effetti che, quantomeno all'inizio, saranno piuttosto timidi».

La società di consulenza, quindi, vede come appiglio per un'importante ascesa immobiliare il fattore creditizio, in una fase di debolezza a sfondo ciclico che ha, come visto in precedenza, una spiccata tendenza verso il mercato degli affitti.

 

Foto Ansa