spaccio

Smantellato un importante giro di droga attivo nel centro città. Tutto è iniziato nel 2021 con l'aggressione da parte di sei persone ai danni di un giovane in via delle Moline. Il motivo? Indurlo a spacciare per loro. Un episodio violento che si è trasformato in un vero e proprio inseguimento con tanto di lancio di bastoni e bottiglie contro il ragazzo nel corso di un'intera giornata. Ora quei sei sono indagati a seguito della maxi operazione della Polizia di Stato. 

Dopo le 44 misure cautelari, disposte dal gip Nadia Buttelli28 persone sono finite in carcere, cinque ai domiciliari, mentre undici hanno subito obblighi o divieti di dimora. Inoltre sono stati sequestrati tre chili di cocaina, un chilo di eroina, sei chili di hashish, 1.500 dosi di stupefacente e 30mila euro in contanti. Durante le indagini sono stati impiegati 400 agenti e sono state accertate almeno cento vendite al giorno. Gli spacciatori, pagati circa 2.500 euro al mese, nascondevano la droga in bocca o sui binari della ferrovia. Variegate le piazze di spaccio da via Saffi a via Mascarella fino a via dello Scalo

 

 

In foto Roberto Pititto, dirigente squadra mobile di Bologna

 

 

Tra gli indagati 13 sono italiani, 17 tunisini, due pachistani e sei albanesi, tutti tra i 33 e i 37 anni. I reati contestati invece sono associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e concorso in detenzione e spaccio. L'indagine, come spiegato dal capo della squadra mobile Roberto Pititto, si è sviluppata «in tre tronconi». Il primo riguarda dodici persone accusate di associazione a delinquere, mentre il secondo si è concentrato su un uomo, già noto alle forze dell'ordine, «capace di approvvigionarsi di grosse quantità di cocaina - fornita da un italiano e da un tunisino - e di eroina, fornita da altre tre persone di diversa nazionalità». Infine, un terzo troncone delle indagini riguarda due italiani «anche loro già noti alla polizia che - seppur non avessero contatti tra di loro - si procuravano cocaina e hashish dagli stessi fornitori». Sostanzialmente i due svolgevano un ruolo intermedio: ricevevano la droga dai fornitori e la portavano nelle basi logistiche - un negozio di alimentari di via Mascarella in questo caso, in cui è stato arrestato il titolare trovato con 130 grammi di stupefacente - dove la sostanza veniva poi consegnata ai pusher. In questo caso lo spaccio avveniva tra via Saffi, via dello Scalo, via Casarini, via Pier de' Crescenzi e anche al centro commerciale di via Larga.

Indagando su uno dei fornitori è emerso che avesse rapporti con altri quattro uomini, anche loro in affari con i due italiani. Anche i quattro smistavano sostanze complici degli italiani, in particolare, tra via della Barca e Santa Viola. Rintracciati anche 20 chili di hashish provenienti dalla Spagna. Per trasportare la droga i trafficanti avevano trovato un modo curioso: sembra infatti che l'hashish fosse occultato all'interno di forni microonde al posto del loro impianto di funzionamento. Plauso da parte del sindaco Matteo Lepore alla Questura e alla Direzione antimafia che hanno condotto le indagini: «Si tratta di un importante intervento per la legalità e la lotta al traffico di droga. La criminalità a Bologna va sradicata e serve la collaborazione di tutti. Non è il primo intervento di questo tipo e serve continuare. Sempre al fianco delle forze dell’ordine e della magistratura che ringraziamo per il loro lavoro». 

 

Foto principale tratta dal video delle operazioni della Polizia