brevi di nera
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Si aprono le porte del carcere per Medy Cartier. Trapper di 23 anni bolognese arrestato ieri pomeriggio a seguito della decisione del Tribunale di sorveglianza, che ha dato una risposta negativa rispetto all'affidamento in prova ai servizi sociali. Adesso il giovane cantante dovrà scontare una pena di cinque mesi e venti giorni per rapina e lesioni personali. A quanto si apprende, si tratterebbe di reati commessi dal trapper quando era ancora minorenne. Medy Cartier era già finito sulle pagine di cronaca per il concerto non autorizzato e finito in rissa al centro commerciale Gran Reno di Casalecchio lo scorso dicembre. Su di lui grava anche una denuncia per stalking, esposta da parte di una ex fidanza che, a febbraio, si è tradotta in un divieto di avvicinamento alla persona offesa e nella misura del braccialetto elettronico.
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«Per diciassette anni non ho vissuto, sono sopravvissuta». Questo il racconto del calvario di una donna che per quasi due decenni ha vissuto nel terrore all'interno delle mura domestiche. Le violenze da parte del marito non si arrestavano nemmeno davanti ai figli minorenni. Dopo la denuncia, per l'uomo, un 46enne, si sono aperte le porte del carcere Rocco d'Amato di Bologna.
Al momento della testimonianza resa dalla donna alle forze dell'ordine emergono alcuni dettagli particolarmente cruenti. Una volta la 30enne avrebbe dimenticato di chiudere la porta di casa e l'uomo, infastidito, l'aveva chiusa in bagno come "punizione" e l'avrebbe picchiata nonostante fosse incinta del loro terzo figlio. A intervenire, in quell'occasione, uno degli altri due bimbi: «Mamma io ho paura che papà ti faccia male e il bimbo ti esca dalla pancia!», le avrebbe confessato. È a quel punto che la donna ha deciso di denunciare e ora il 46enne è in custodia cautelare, indagato per maltrattamenti contro familiari.
Foto: Archivio Carabinieri di Bologna