brevi di nera
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Imbrattata la sede dell'Arpae: «Mentono su clima e vaccini»
La sede della direzione generale di Arpae, l’Agenzia regionale prevenzione ambiente ed energia dell’Emilia-Romagna è stata imbrattata la scorsa notte. «Mentono su CO2 e clima come su Covid e vax» e «Ztl non per inquinamento ma per eliminare libertà di movimento»: sono solo alcune delle scritte color rosso scarlatto comparse sui muri di via Po. Lo ha denunciato la stessa agenzia, ipotizzando che i vandali abbiano usato delle scale, arrivando a un’altezza di sette metri. «Non si capisce davvero quale messaggio si voglia far arrivare, ma sono azioni da non sottovalutare. – ha commentato Giuseppe Bortone, direttore generale Arpae – Inoltre, si danneggia un patrimonio pubblico, che richiederà un impegnativo e urgente intervento di pulizia e ripristino». Sull’episodio si è espresso sui social anche il presidente della Regione, Stefano Bonaccini: «Vandali che danneggiano patrimonio pubblico, ovviamente nascosti, inneggiando contro scienza e conoscenza. Speriamo vengano individuati».
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Tenta di rubare un’affettatrice dalla mensa della Banca d’Italia, 34enne in manette
I carabinieri del nucleo radiomobile di Bologna hanno arrestato per tentato furto aggravato di un’affettatrice un 34enne italiano, con precedenti penali. È successo nel pomeriggio di domenica 10 marzo, quando i carabinieri addetti alla vigilanza armata della Banca d’Italia, in piazza Cavour, hanno sorpreso l’uomo mentre cercava di rubare un’affettatrice professionale da una sala mensa usata dagli stessi militari. Subito la chiamata ai carabinieri del nucleo radiomobile, che si sono recati sul posto e hanno ricostruito la dinamica dei fatti: il 34enne si sarebbe intrufolato nella Banca d’Italia forzando una porta esterna. Ora si trova in attesa della convalida dell’arresto e del giudizio per direttissima.
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Imola, viola il divieto di avvicinamento, arrestato
I carabinieri di Imola hanno arrestato un 51enne italiano per aver violato il provvedimento di divieto di avvicinamento ricevuto a gennaio, nel corso di un’indagine per atti persecutori coordinata dalla procura di Bologna. All’uomo era stato applicato il braccialetto elettronico e gli è stato proibito di avvicinarsi alla persona offesa, una donna italiana sulla quarantina, mantenendo una distanza di almeno cinquecento metri. Alle 19.05 di sabato 10 marzo, i carabinieri di Bologna hanno ricevuto un’allerta che li informava della violazione della zona protetta da parte del 51enne. Appresa la notizia dai colleghi bolognesi, le forze dell’ordine di Imola si sono messe alla ricerca dell’uomo, trovandolo in un bar della zona, situato a poca distanza dall’abitazione della vittima. Per lui sono scattate le manette; ora si trova agli arresti domiciliari.
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