Brevi di nera

Minacce, botte, stalking anche in presenza dei figli minorenni: quattro uomini nei guai

I carabinieri del comando provinciale di Bologna hanno applicato quattro misure cautelari nei confronti di altrettanti uomini, accusati di aver minacciato e picchiato le loro attuali o ex compagne.

Il primo caso vede protagonista un 47enne nigeriano, indagato per maltrattamentilesioni personali e violenza sessuale ai danni della compagna, una connazionale sulla quarantina. È stata proprio la donna a denunciarlo ai carabinieri di San Giovanni in Persiceto, raccontando che l’uomo l’ha umiliata e aggredita con calci, pugni e morsi sul seno. Per la vittima e il figlio è scattata la tutela prevista dal Codice rosso, mentre il 47enne è stato sottoposto all’allontanamento dalla casa familiare e al divieto di avvicinamento alle persone offese, con l’applicazione del braccialetto elettronico.

Sono stati sempre i militari persicetani a sottoporre agli arresti domiciliari in un'abitazione diversa da quella familiare un 51enne italiano, indagato per maltrattamenti. La misura è il risultato di un intervento delle forze dell’ordine avvenuto il 20 febbraio scorso. È stata la compagna dell’uomo, un’italiana sulla quarantina, a chiamarli, informandoli che il convivente aveva cosparso della benzina a terra e voleva dare fuoco alla stanza da letto. Bloccato e calmato, il 51enne è stato affidato al 118 e ricoverato. Il giorno dopo la donna è andata in caserma per denunciarlo, spiegando di star vivendo in uno «stato di prostrazione psicologica da una decina di anni, a causa delle minacce e manie di persecuzione del compagno, avvenute anche in presenza dei due figli minorenni».

Torniamo a Bologna. I carabinieri della stazione Corticella hanno sottoposto a divieto di avvicinamento, con l’applicazione del braccialetto elettronico, un 19enne bolognese, accusato di atti persecutori. Il giovane è indagato per aver minacciato l’ex fidanzata, una studentessa maggiorenne, attraverso messaggi minatori come «se ti vedo ti faccio male» e per averla pedinata. In preda al panico, la ragazza ha chiesto aiuto agli agenti e sono così scattati gli accertamenti che hanno portato all’applicazione della misura cautelare.

Infine, ad Altedo, gli agenti della stazione locale hanno sottoposto all’allontanamento dalla casa familiare e al divieto di avvicinamento alle persone offese un 35enne di origine moldava, già indagato per maltrattamenti. L’indagine è scattata in seguito alla querela che la compagna, una connazionale sulla trentina, aveva sporto a inizio febbraio. La donna ha detto di essere «preoccupata per la propria incolumità»: l’uomo, infatti, l’aveva aggredita con calci e pugni, minacciandola con frasi del tipo «appena torni a casa ti butto giù dal balcone». Una serie di atteggiamenti violenti che il 35enne commetteva anche di fronte alla figlia minorenne che, spaventata dal padre, si nascondeva sotto il tavolo della sala da pranzo. 

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Oltre nove chili di hashish in barrette, arrestati due fratelli

È partita da una segnalazione dei commercianti di via Zamboni e di via San Vitale l’operazione condotta ieri dalla polizia, che ha portato a due arresti per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Da giorni, infatti, i proprietari degli esercizi commerciali intorno al cantiere della Garisenda lamentano un aumento di episodi di spaccio nella zona. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che l’intera area è stata pedonalizzata, impedendo alle volanti della polizia di circolare. L’operazione è iniziata quando le forze dell’ordine in borghese hanno notato un 31enne di origine albanese aggirarsi in sella alla sua bicicletta elettrica sotto le due torri. Ricevuta una telefonata, l’uomo si è spostato in zona Murri, dove è entrato in un condominio e ha consegnato dello stupefacente a domicilio. Immediato l’intervento degli agenti, che hanno bloccato il 31enne con undici dosi di cocaina e 300 euro in contanti addosso. I poliziotti hanno individuato anche l'acquirente, un italiano che ha subito ammesso di rifornirsi abitualmente dal 31enne. Hanno poi perquisito l’appartamento dell’uomo in via Saragozza, dove viveva con il fratello ventinovenne. Qui hanno trovato nove chili di hashish divisi in panetti da 50 grammi l’uno, incartati come fossero degli snack, insieme ad altri due etti di cocaina e 6.000 euro in contanti. Al momento i due fratelli si trovano al carcere della Dozza in attesa del giudizio di convalida.

 

 

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 Distrugge cinque telecamere con mazza da golf, ventiduenne denunciato

Intorno alle 23 di ieri sera, un 22enne bolognese ha danneggiato cinque telecamere di sorveglianza di alcuni esercizi commerciali tra via Frassinago e via Sant’Isaia. Due dispositivi sono stati poi ritrovati in un bidone dell’immondizia. Fermato dagli agenti in via del Pratello, il giovane è stato denunciato per danneggiamento aggravato. Ha precedenti per furto aggravato e lesioni ed era stato arrestato ai primi di marzo per aver sfondato la vetrina di un negozio dopo aver rubato alcuni dispositivi elettronici.

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Blitz degli ispettori del lavoro in fiera, trovati 14 irregolari

I carabinieri della stazione Bologna Navile, insieme all’ispettorato nazionale del lavoro, hanno ispezionato l’intera area della fiera di Bologna in occasione del Mecspe 2024. Nel mirino degli ispettori sono state soprattutto le ditte impiegate nel montaggio degli stand fieristici. Cinquanta le aziende monitorate e 99 i lavoratori controllati, 14 dei quali sono risultati irregolari. Tra questi, sei lavoravano “in nero”, senza alcun contratto o assicurazione. Per due delle aziende oggetto dei controlli è scattato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Sono state applicate anche sanzioni amministrative del valore di 40mila euro.

 

Foto nell'articolo fornita dalla polizia

Foto in copertina Ansa