Violenza di genere

Il protocollo triennale, sottoscritto oggi a Palazzo Malvezzi, prevede che i centri per l’impiego e le organizzazioni firmatarie  prendano in carico le donne segnalate dai centri antiviolenza, inserendole in un percorso professionale che ne garantisca l’indipendenza economica. Questo si concretizzerà per esempio attraverso corsi gratuiti di formazione con le imprese che hanno dato disponibilità per l’assunzione. Fra i firmatari le istituzioni regionali, sindacati, associazioni imprenditoriali, diocesi e centri antiviolenza.

L’iniziativa fa parte del “Piano per l’uguaglianza” della Città metropolitana di Bologna, in collaborazione con il progetto “Insieme per il lavoro” della diocesi, e segue il protocollo sull’autonomia abitativa per le donne che era stato firmato a novembre 2023. E così dopo una casa, le donne vittime di violenza potranno trovare anche un lavoro. «Concretamene significa mettere insieme posti di lavoro per il reinserimento dopo la violenza subita e i mesi nelle residenze a indirizzo segreto – ha detto Simona Lembi, responsabile per il piano dell’Uguaglianza –. Significa  affiancare le donne nell’inserimento professionale perché è difficile pensare di ricominciare a cercare lavoro dopo la violenza subita». Le donne saranno affiancate da operatrici di riferimento che le seguiranno nella formazione professionale. Un sostegno psicologico oltre che tecnico.

Tre le priorità di questo protocollo, che è un unicum in Italia per il suo genere, trovare posti di lavoro nelle imprese del territorio, promuovere la formazione professionale  coi sindacati in chiave antimobbing e sviluppare con la diocesi il progetto "Insieme per il lavoro". Riguardo a quest’ultimo i dati hanno registrato 250 imprese partner, novemila iscrizioni e 2.500 inserimenti. Di questi la metà sono donne e una su due è straniera.

Grande soddisfazione anche del sindaco Matteo Lepore, della vicesindaca Emily Clancy, dell’assessore regionale al lavoro Vincenzo Colla. A rinforzare il patto tra Istituzioni, arriverà dopo l’autunno anche il nuovo “polo del lavoro” di via Tiarini, in un'area, quella della Bolognina, «dove già promuoviamo l’inclusione sociale con le case Acer e i servizi comunali in Liber Paradisus, soprattutto per le tante donne sole che ci vivono con figli a carico », ha ricordato il sindaco. Mentre intanto l'assessore Colla ha promesso piena disponibilità e nuovi bandi sulla formazione mirata nell’abito del programma Gol (Piano attuativo regionale del Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori).

 

Nell'immagine i firmatari, foto di Giovanni Guidi