manganelli

Le scuole bolognesi scendono in piazza contro i manganelli di Pisa. «A fianco del popolo palestinese, contro la repressione poliziesca e la riforma Valditara»: questo lo slogan che guiderà studentesse e studenti in corteo per le strade del centro.
L’appuntamento è per domani, 1 marzo, alle 15, con partenza da piazza San Francesco e arrivo a piazza Verdi. A organizzare la manifestazione l’Interscolastico, un coordinamento che unisce collettivi di diversi licei felsinei, in primis Minghetti e Copernico.
Ormai da mesi, «vediamo inasprirsi sempre di più un clima di repressione continuo e martellante. Durante le manifestazioni veniamo manganellati, occupazioni e scioperi diventano pretesto per denunce e sospensioni, come è successo poche settimane fa a uno studente di una scuola modenese», denunciano gli studenti sui profili social. Il riferimento è a un episodio avvenuto un mese fa, quando un ragazzo dell’Ites Barrozzi di Modena ha rilasciato un’intervista a un giornale locale durante uno sciopero non autorizzato. Colpevole di «aver leso la reputazione dell’istituto», lo studente è stato sospeso per dodici giorni.
I liceali segnalano, inoltre, come «la presenza della polizia nelle scuole sia sempre più normalizzata, e lo sono, in particolar modo, le ripetute incursioni che la sezione cinofila compie negli istituti interrompendo le lezioni, come è successo qui, al liceo artistico Arcangeli».
Come si legge nel ‘manifesto’ dei collettivi studenteschi, «un chiaro sintomo di questo clima repressivo è la nuova riforma Valditara», che prevederebbe un abbassamento del voto in condotta per gli studenti che prendono parte alle occupazioni. Ciò significherebbe «fornire un ulteriore strumento a presidi e dirigenti d’istituto, che potrebbero così disincentivare iniziative studentesche». E portare ragazze e ragazzi a vivere in quella che definiscono una «scuola gabbia problematica e sempre più opprimente».
Arriva solidarietà anche da parte dei comitati dei genitori. «Non possiamo rimanere silenti di fronte agli atti di violenza delle forze dell’ordine nei confronti delle ragazze e dei ragazzi di Pisa e Firenze che manifestavano un’idea senza alcun intento aggressivo», hanno commentato le famiglie. Definendo «illuminanti» le parole di Mattarella e ringraziandolo per la sua presa di posizione contro i metodi violenti usati dalla polizia.
Nell'immagine sopra, la locandina della manifestazione dai profili social dei collettivi
Foto di copertina: Ansa