Piano abitare

Dalla cementificazione non nasce niente, dalla riqualificazione nascono le case. Presto, infatti, potrebbero arrivare nuove risposte per il problema abitativo in città, ma senza essere costretti a doversi espandere ulteriormente. Del resto la tematica del consumo del suolo in Emilia-Romagna è sempre di interesse. La Regione è stata già pesantemente colpita negli anni, e si pone in cima alle classifiche nazionali per suolo sfruttato. Per questo assume particolare importanza il progetto che ruota attorno all’ex caserma Perotti.

La vecchia aerea militare di via Marx nel quartiere Savena è stata individuata e scelta dall’Agenzia del Demanio come uno tra i progetti candidati al "Reinventing Cities". Si tratta di un importante concorso internazionale di architettura e design, dove lo scopo è quello di reinventare le città su un modello più giusto e green. Il concorso è strutturato in due fasi: nella prima fase, della manifestazione di interesse, "verranno selezionate le migliori proposte progettuali ritenute idonee agli obiettivi del programma internazionale"; la seconda fase, invece, "alla quale accederanno i team le cui proposte progettuali saranno risultate idonee, consentirà di assegnare i beni in concessione/locazione di valorizzazione o in vendita".

L'iniziativa è stata presentata questa mattina durante un evento organizzato a Roma con la presenza degli amministratori locali coinvolti. «Alzare la mano ed essere presenti in questo investimento per noi è una grandissima opportunità», dice il sindaco Matteo Lepore. «Questo progetto ci permetterà di dare una risposta sul piano dell'abitare, un piano da 10mila alloggi che vogliamo realizzare nei prossimi anni senza consumare suolo. Per noi questo intervento sulla Perotti significa case per i nuovi lavoratori e per gli studenti. Bologna sta crescendo da tutti i punti di vista e la popolazione non riesce più a stare nella città che conosciamo», ha aggiunto Lepore.

La caserma Perotti è un complesso di 58mila metri costruito negli anni 40’ del Novecento, con diciotto edifici per una volumetria complessiva di circa 81mila metri cubi. Nell'area verrà realizzato anche l'archivio dell'agenzia delle Entrate. All'interno della caserma ci sono anche due ettari di verde ben conservati e l'ipotesi illustrata durante l'evento è quella di realizzare un parco "lineare" che la collegherà alla vicina Stamoto lungo la linea ferroviaria. Conclude il direttore dell'Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme. «La sinergia col privato contribuisce certamente a rigenerare beni pubblici in disuso, anche complessi, a potenziare gli impatti dei piani di sviluppo urbanistici locali. Contiamo che la nostra partecipazione a Reinventing Cities richiami l'interesse di investitori nazionali e internazionali».

 

In foto, il sindaco Matteo Lepore. Crediti Foto Ansa