Strage di Bologna

Sarà ascoltato in presenza alla prossima udienza, già fissata alle 10 del 13 marzo, Paolo Bellini, imputato e condannato in primo grado per la strage alla Stazione di Bologna del 2 agosto 1980. L’ex Avanguardia Nazionale, collegato in videoconferenza dal carcere di Spoleto, aveva annunciato questa mattina alla Corte d’assise d’appello di Bologna di avere «almeno mezz’oretta di dichiarazioni da rilasciare».

 

La decisione di far slittare il suo intervento è stata presa dalla Corte, presieduta dal giudice Alberto Pederiali, che il 13 marzo scioglierà anche la riserva su alcune istanze presentate dai difensori dell’imputato Antonio Capitella e Manfredo Fiormonti. Tra queste, una perizia su alcune immagini del video girato in stazione il giorno della strage dal turista tedesco Harald Polzer che ritraggono, dietro all’uomo identificato come Bellini, una donna il cui orologio segnerebbe, secondo la difesa, le 12.15 o le 13.15. Orari in cui l’ex terrorista non poteva trovarsi a Bologna, perché già in viaggio verso Rimini.

 

I legali dell’ex Avanguardia Nazionale hanno chiesto inoltre che venga fatto un confronto in aula tra Bellini e la sua ex moglie Maurizia Bonini, che lo ha identificato come l’uomo presente nel video di Polzer, e che sia rintracciato Marco Ceruti, l’ex collaboratore del capo della P2 Licio Gelli.

 

La Procura generale e le parti civili si sono opposte a tutte le istanze della difesa, che il sostituto Pg Nicola Proto ha definito «strumentali». Durante la mattinata, tra la commozione dei parenti delle vittime, in aula era stato proiettato un lungo filmato di una televisione locale che confutava la tesi difensiva. Nel video, viene infatti inquadrato l’orologio del terzo binario che segna le 11.23 e si vede che dal treno su cui viaggiava Polzer erano già state staccate le carrozze dalla 11 alla 14. Quindi il turista tedesco, che viaggiava nella carrozza 11, non avrebbe potuto riprendere l’uomo identificato come Bellini alle 12.15 o alle 13.15.

 

Nell’udienza del 13 marzo verrà inoltre esaminata la trascrizione di tre intercettazioni ambientali affidata al perito Giampiero Benedetti.

 

Nell'immagine: il video in cui verrebbe inquadrato il presunto Bellini. Foto Ansa