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Una centrale termica modernissima costata 37 milioni che dà lavoro a 50 fra tecnici e impiegati e un intero policlinico da gestire con un esercito di 560 persone che si occupano di tutto: dalle pulizie alla preparazione delle sale operatorie, fino al trasporto dei pazienti. Bisogna fare un salto al Sant’Orsola per capire che cosa è Rekeep, azienda leader in Italia e una delle più grandi in Europa nel settore della gestione integrata dei servizi, che fattura 1,29 miliardi di euro, ha 27mila dipendenti e nel 2022 si è aggiudicata nuovi contratti per un importo complessivo pluriennale di 762 milioni di euro. Un gigante ora alle prese con una crisi interna: cinque soci hanno presentato un ricorso al Tribunale delle Imprese segnalando «gravi irregolarità gestionali» e una conduzione «padronale» del gruppo guidato da Claudio Levorato. Sarà il giudice a pronunciarsi in un’udienza fissata al 20 marzo. Quel che è certo, intanto, è che ne ha fatta di strada la piccola società nata a Bologna nel 1938 come Cooperativa per le manovalanze ferroviarie. Sedici operai si misero insieme, senza padrone, per gestire il lavoro nell’ambito degli appalti delle ferrovie. Nel secondo dopoguerra, la cooperativa vive una importante fase di trasformazione e crescita, che la spinge negli anni Sessanta ad affacciarsi sui mercati nazionali, cambiando il proprio nome in Manutencoop fino a diventare la prima società in Italia capace di offrire contemporaneamente pulizie e manutenzione degli edifici a grandi aziende pubbliche e private. Nei decenni successivi prosegue l’espansione, che la spingerà a diversificare le proprie attività. Infatti, Manutencoop entra, fra anni Ottanta e Duemila, nel settore dei servizi specialistici per le strutture sanitarie e in quello della gestione del verde. Gli anni Duemila e il decennio successivo vedono l’allargamento dell’azienda bolognese, che punta sempre più all’espansione nei mercati internazionali. A seguito di questa fase nel 2018 viene effettuato un totale rebranding: in occasione del suo ottantesimo anniversario Manutencoop diviene Rekeep. L’azienda bolognese opera principalmente in tre campi, spiega Alessandro Miuccio, direttore operations area centro Emilia: «Quello dei servizi integrati per immobili pubblici e privati, che comprende le pulizie, la manutenzione, la gestione energetica, quello della gestione delle strutture sanitarie, con sanificazione di sale operatorie, trasporto di medicinali e pazienti, sterilizzazione di strumenti chirurgici, e il facility management nei trasporti». Per quanto riguarda i servizi integrati di questi ultimi, Rekeep è tra i maggiori operatori europei: ogni giorno i suoi dipendenti, in questo settore circa 1.800, sanificano 3.400 carrozze ferroviarie, 1.800 autobus e più di 70 stazioni metropolitane e ferroviarie. Solo per fare qualche esempio, Rekeep si occupa della sanificazione dei mezzi di Italo, Trenitalia, delle fermate della metropolitana di Parigi e di alcune tratte delle ferrovie francesi. Particolarmente importante è anche il ramo dei servizi che la ditta offre alla sanità: in questo settore Rekeep ha 500 clienti in Europa e fra questi i principali ospedali italiani. Il gruppo, inoltre, gestisce 850 impianti ospedalieri di riscaldamento e condizionamento. E ancora, fra i clienti del gruppo ci sono numerosi enti locali italiani, istituzioni culturali, istituti scolastici, imprese del settore telecomunicazioni come Telecom e Wind, negozi e catene della grande distribuzione quali Carrefour e Pam. All’estero il gruppo ha 12mila dipendenti e opera in Francia, Turchia e Polonia. Negli ultimi anni l’azienda ha puntato molto sulla digitalizzazione e sull’innovazione adoperando anche l’intelligenza artificiale nella gestione dell’energia, nell’amministrazione e nella manutenzione degli immobili, per la raccolta dati. Racconta Miuccio: «Abbiamo creato un gruppo apposito che si occupa di fare ricerca per migliorare la sostenibilità delle nostre attività e le tecnologie a nostra disposizione. Una qualsiasi innovazione proposta viene testata sul campo per comprendere se sia realmente utile ai nostri lavoratori. Inoltre, collaboriamo in numerosi progetti con le università e con i centri di ricerca. Di recente, abbiamo lavorato tanto sull’intelligenza artificiale che sta prendendo piede anche nel nostro settore. La IA ci aiuta soprattutto nell’amministrazione e nella raccolta dati, ma sicuramente potrà essere molto utile nella gestione delle centrali e degli immobili grazie al cosiddetto gemello digitale. L’intelligenza artificiale ci consentirà una sempre più precisa raccolta dei dati e un più facile controllo dei nostri impianti o degli edifici di cui curiamo la manutenzione». Pur essendo ormai un grande gruppo internazionale Rekeep continua ad essere molto presente sul territorio regionale e nel bolognese, dove ha mantenuto il suo quartier generale, a Zola Predosa, soprattutto nell’ambito dei servizi di supporto alla sanità. In regione, inoltre, il gruppo ha vinto degli appalti per manutenzione di strade e aree verdi nei comuni di Parma, San Lazzaro e Bologna. Nella città felsinea Rekeep annovera, tra i suoi numerosi clienti, il Comune, la Regione, lo stadio Dall’Ara, per il quale cura la manutenzione dell’erba del campo, il Policlinico Sant’Orsola e gli altri ospedali cittadini. Ed eccoci al policlinico Sant’Orsola, uno dei più grandi d’Europa, dove Rekeep impegna ogni giorno centinaia di persone. «Con il Sant’Orsola - racconta Miuccio - abbiamo firmato due importanti contratti: uno per pulizie e servizi integrati nel 2021, e uno per la gestione e distribuzione dell’energia nel 2012. La struttura ha 1500 posti letto e ogni giorno vi accedono più di ventimila persone: in pratica gestiamo quella che è una piccola città. Tramite la società di progetto Sintesi, di cui Rekeep è capogruppo, ma che comprende anche la cooperativa l’Operosa, Copma e Servizi Ospedalieri Spa, ci occupiamo delle operazioni di pulizia e della gestione dei sistemi di depurazione. Inoltre, trattiamo la fornitura di biancheria, il trasporto di pazienti, medicinali e strumenti sanitari, la distribuzione dei pasti e la gestione dei rifiuti. Sono lavori a bassa tecnologia che necessitano di molta manodopera. Per soddisfare tali servizi nell’area dell’ospedale abbiamo 560 dipendenti, di cui 300 direttamente assunti da Rekeep. In realtà queste attività, sono solo in apparenza semplici. Richiedono procedure complesse e conoscenze specifiche: sanificare una sala operatoria è un lavoro difficile e di precisione». Per capire la complessità e l’importanza dei servizi erogati da Rekeep e dalle cooperative controllate all’interno del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi sono sufficienti alcuni numeri: ogni anno i lavoratori delle cooperative gestiscono 125.000 posti letto, garantiscono 25.000 procedure chirurgiche. Inoltre, mediamente, ogni anno viene garantito il trasporto di 60.000 pazienti. Il contratto per la fornitura di energia, spiega Miuccio, è l’esatto opposto: «Si basa sull’impiego di alta tecnologia e necessita di poca manodopera. Nel 2012 abbiamo progettato, e poi costruito, una centrale di trigenerazione che ha consentito un taglio dei consumi energetici di oltre il 20% e delle emissioni inquinanti del 25%. La nuova centrale produce oltre 40 milioni kilowatt di energia elettrica e oltre 60 milioni kilowatt termici. Attualmente, grazie a questa centrale il policlinico deve prendere dall’esterno solo il 20% dell’energia necessaria al suo funzionamento. Si è trattato di uno degli interventi di efficientamento energetico più importanti mai effettuati in Italia. Basti pensare che è costato 37 milioni di euro. Durante i lavori, durati cinque anni, è stata installata una centrale composta da due cogeneratori da 3,3 MW e 4 caldaie da 12 megawatt. Mentre quella del Malpighi è invece stata riconvertita al solo vapore. L’intervento è servito anche a realizzare la nuova centrale elettrica del Sant’Orsola ed a riqualificare le reti di riscaldamento e raffreddamento, dell’acqua potabile e dell’elettricità. La gestione degli impianti è affidata alla società Progetto Isom, della quale Rekeep è il capogruppo». Rekeep è ormai un colosso europeo dei servizi integrati, sempre più digitalizzato e in crescita costante. Bologna però, la città in cui ormai 86 anni fa tutto è iniziato, rimane centrale per la ex cooperativa. Lo dimostra la sede amministrativa centrale di Zola Predosa e i servizi forniti alla città e al Policlinico Sant’Orsola. «Quella dell’ospedale bolognese - dice con estremo orgoglio Miuccio - è la centrale più grande e complessa che gestiamo».

 

Questo articolo è uscito nel numero 16 del Quindici, il bisettimanale di InCronaca pubblicato il 15 febbraio.

Nell'immagine: la costruzione della centrale termica del Sant'Orsola. Foto concessa da Rekeep