Strage Bologna

Un vero e proprio sfregio alla memoria, con scritte quasi incomprensibili e volti sfigurati. Così qualche giorno fa sono stati ritrovati i pannelli commemorativi che ritraggono le vittime della strage del 2 agosto, presenti in piazza Medaglie d’Oro. Un gesto arrivato in momento particolare, alla vigilia del processo di appello per i mandanti della strage, anche se molto probabilmente non vi è nessuna correlazione tra i due eventi. Dopo la scoperta, l’associazione dei parenti delle vittime ha deciso di intervenire e nel pomeriggio si è ritrovata per pulire i pannelli. Tra le circa 25-30 persone presenti troviamo anche alcuni volontari della Cgil e del Cantiere 2 Agosto, il fondatore delle Cucine Popolari Roberto Morgantini, oltre ad alcune persone la cui vita si lega inevitabilmente a quel terribile giorno, come il medico Stefano Badiali, che il 2 agosto arrivò alla stazione per prestare soccorso immediato: «Per quanto sia chiaro che il gesto sia solo vandalismo fatto da persone che non conoscono né la lingua né i fatti, è importante dare una risposta».
Attorno alle 15, armati di prodotti chimici e stracci, i volontari si sono dati da fare per cercare di ridare dignità ai pannelli commemorativi, in un clima di grande serenità e solidarietà, andando avanti con le pulizie per oltre un’ora. Quello che emerge è che l’associazione Serendippo, che ha realizzato i pannelli, sta valutando la possibilità di sostituirli con dei nuovi. Quello che però chiedono tutti i presenti è che i memoriali vengano valorizzati, come indicato anche da Cinzia Venturoli, docente di storia all’Università di Bologna, che per prima ha denunciato lo sfregio: «Credo che la memoria vada curata in tutti i suoi aspetti e spiegare cosa rappresentino questi pannelli sia importante per tutti, soprattutto ora che non sono più presenti in tutta la città come una volta».
Alcuni dei volontari impegnati nelle pulizie, foto di Matteo Pignagnoli.