mobilità

La "Città 30" è la grande assente dal piano di potenziamento del trasporto pubblico, partorito eri sera dall’accordo tra Comune e sindacati e condiviso pubblicamente con la città solo oggi. Ore di fibrillazione in cui i lavoratori hanno portato sul tavolo di Palazzo d’Accursio tensioni e malcontenti degli ultimi mesi – a cui si sono sommati, oltre le deviazioni dei cantieri (da quello per il Tram 2026 a quello per la Garisenda) anche i nuovi disagi dettati dalla rivoluzione della mobilità lenta sotto le torri. Problemi e appelli a cui l'Amministrazione tenta di rispondere ridisegnando una rete più efficiente: «Con meno corse di autobus, ma con più linee - assicura il primo cittadino - che si stabilizzeranno nei prossimi mesi». E in cui non mancheranno finanziamenti per sostenere sia l’acquisto di nuovi mezzi, che le risorse per chi vi lavora. «Dobbiamo tornare a rendere attrattivo il trasporto pubblico», ha continuato il sindaco.

 

Il primo tentativo sperimentale prenderà avvio dal 1° febbraio, con l’incremento (temporaneo) dei tempi di percorrenza delle corse: un aumento medio di «5-7 minuti per linea». «Facciamo un passo indietro per garantire la serenità e la puntualità dei passeggeri», ha ribadito Matteo Lepore. Erano state tante, infatti, in questi giorni, le polemiche per i ritardi accumulati dai tramvieri e i mezzi in circolazione stipati di gente. Dal 1° marzo invece debuttano la linea 44 e la N8, pensate per riorganizzare il traffico nella zona isolata proprio dopo l’affaire Garisenda. La linea 44 effettuerà tutti i giorni, fino alle ore 24 e  con frequenza ogni 20 minuti, un percorso circolare, da via Pelagio Pelagi a Piazza Aldrovandi, che tornerà a essere attraversata dalle linee pubbliche.

Mentre, una nuova linea notturna, la N8, sarà attiva nei Tdays con un tragitto analogo che intersecherà alcuni dei punti principali della città. 

Tra le novità in arrivo, poi, tre nuove preferenziali a cui spetterà il compito di fluidificare  il traffico urbano, specie nelle aree più compresse dalle deviazioni: viale Ercolani, via Farini – la più segnata dopo l’apertura del cantiere per la torre “malata”, e infine, viale Pietramellara in cui è in corso la separazione fisica delle corsie, sul modello in via Carracci. E altre sono in via di studio.

 

Rafforzato poi l’investimento per il mondo del lavoro, con l'impegno combinato tra Comune e l'azienda Tper, di circa due milioni di euro: che consentirà, oltre l'arrivo di muovi mezzi, anche l’equiparazione contrattuale quasi integrale degli apprendisti autisti agli assunti, al fine di incoraggiare la stabilità professionale. Al vaglio, anche interventi di sostegno per le politiche abitative a loro favore.  

Soddisfatte le sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Faisa-Cisal, Ugl-Fna: «Così Bologna diventa un esempio per tutto il Paese». 

 

 

Foto Ansa