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Il giardino di Santa Cristina, proprio davanti alla sede del Master in giornalismo che dal 2021 ospita la "panchina per la libertà di stampa", è stato intitolato a Miran Hrovatin, il cineoperatore morto insieme a Ilaria Alpi, assassinati in un attentato a Mogadiscio, in Somalia. La decisione di intitolare il giardino nel complesso di Santa Cristina a Hrovatin è stata presa dal Consiglio del Quartiere Santo Stefano lo scorso 18 gennaio, occasione nella quale è stato intitolato anche un giardino al direttore d’orchestra Claudio Abbado. Ilaria Alpi, che diede il nome alla precedente edizione del Master in Giornalismo, ha visto intitolato sempre un giardino a fianco dell'Ospedale Maggiore, in via Emilia Ponente.
Fondatore della Videoest, azienda che lavorava abitualmente con il Tg3, Hrovatin ha raccontato la guerra dei Balcani degli anni ’90. Nel suo lavoro ha sempre avuto un occhio molto attento verso i più deboli, sfidando i divieti per portare a Sarajevo aiuti umanitari e aiutare molte persone a fuggire dalla città martoriata dalla guerra. Durante quell’esperienza conobbe Ilaria Alpi, con la quale ha realizzato numerosi reportage di guerra.
Con la giornalista si era recato a Mogadiscio per seguire il ritiro del contingente militare italiano dalla missione internazionale Restore Hope, ma anche per approfondire notizie sul traffico di rifiuti tossici, tra cui l’uranio, e il traffico sui quali Ilaria Alpi stava redigendo un dossier.
Il 20 marzo 1994, proprio nel giorno nel quale era previsto il ritiro dei militari italiani, Miran Hrovatin e Ilaria Alpi trovarono la morte, uccisi in quella che molto probabilmente fu un’esecuzione, un duplice omicidio organizzato, sulla quale a distanza di trent’anni rimangono ancora molte incognite e del quale restano da individuare i veri colpevoli e mandanti.
Con questa decisione, assume sempre più un ruolo di riferimento per la professione giornalistica il complesso di Santa Cristina. Nel Master è affisso un manifesto, a cura di Ossigeno per l'Informazione, che mostra i volti dei 28 giornalisti italiani assassinati da terroristi e criminali nel dopoguerra.