Lavoro

Presentato nella Sala Tassinari di Palazzo d’Accursio la prima inchiesta sociale del Comune di Bologna sulla vertenza dell’ex SaGa Coffee di Gaggio Montano. A distanza di due anni dalla sottoscrizione di un accordo che ha permesso di salvare 220 posti di lavoro - grazie ai 100 giorni di presidio di sindacati e dipendenti - è arrivato il report dell’indagine realizzata dalle istituzioni bolognesi insieme alla Fondazione per l'Innovazione Urbana in collaborazione con Fiom-Cgil, Fim-Cisl. La ricerca – la prima del suo genere – ha esplorato le ricadute che la vicenda ha avuto sul territorio e sugli abitanti della “Coffee Valley”.

Il delegato della Città Metropolitana per l’Appennino, Maurizio Fabbri ha spiegato che la SaGa Coffee è stata scelta come oggetto di studio perché è una «vertenza simbolica ed emblematica per tutto l’Appenino. Perdere 220 posti di lavoro sarebbe stato un dramma per le famiglie ma soprattutto un colpo ferale per l’economia di tutta quell’area che sta vivendo dei momenti di difficoltà».

L'obiettivo dello studio per la delegata all’Inchiesta sociale del Comune di Bologna e presidente della Fondazione per l'Innovazione Urbana, Erika Capasso, è «entrare nel territorio e raccogliere dati per analizzare le pieghe e le fratture della società. Un punto di partenza per valorizzare le imprese esistenti e cercare di costruire un futuro per quella zona».

Da un campione di analisi di 294 persone, emerge preoccupazione per le sorti future del territorio. Il 68,38% delle persone intervistate condivide un giudizio negativo sui cambiamenti che hanno attraversato l’Appenino negli ultimi vent’anni, mentre solo il 20,95% avverte miglioramenti. La valutazione dell’esito della vertenza SaGa Coffee, invece, è molto positiva: solo il 18,22% degli intervistati giudica i risultati ottenuti parzialmente o del tutto insoddisfacenti, mentre il 60,22% li considera parzialmente o del tutto soddisfacenti.

La vertenza, infatti, si è posta da subito degli obiettivi concreti: il mantenimento del sito e una soluzione occupazionale per i lavoratori. Obiettivi che a detta del sindaco di Gaggio Montano, Giuseppe Pucci, «sono stati raggiunti». Una vicenda di studio e una lezione da seguire così come lo strumento dell’inchiesta sociale un metodo da riutilizzare. Lo ha assicurato Erika Capasso che si dice certa che questa è «solo la prima e non sarà l’ultima. È un nuovo modo di capire e leggere la città».

 

La locandina dell'inchiesta. Foto: regione Emilia-Romagna