trasporto pubblico

La presentazione della nuova vettura ‘Volvo EX30’, oggetto dell’accordo siglato tra la casa automobilistica Volvo e la società del trasporto pubblico locale Tper, è stata l'occasione per il sindaco Matteo Lepore di tornare sull'argomento caldo "Bologna città 30". «Sarà forse un caso che chiamassero l’auto proprio ‘EX30’?», scherza il primo cittadino, e fa chiarezza su alcuni punti. «La nostra priorità è lavorare per la sicurezza stradale in ambito urbano – ha affermato – se la direttiva annunciata dal ministero potrà aiutarci nel far rispettare i limiti di velocità e nel ridurre i tassi di incidentalità e mortalità, l’accoglieremo ben volentieri». Ma ci ha tenuto a ribadire: «La scelta delle strade in cui imporre il limite dei 30 km/h è stata fatta sulla base dei criteri dettati dal Comune di Bologna e sulle indicazioni previste dallo stesso ministero di Salvini. Quindi, che si evitino polemiche inutili». La narrazione che si sta diffondendo su Bologna, sia a livello locale che nazionale, secondo il sindaco sarebbe, infatti, «sbagliata, una falsa notizia». «Ci accusano di multe a tappeto e di caos nel traffico cittadino – dice Lepore –, nulla di tutto ciò. Le sanzioni effettuate sono state poche, solo nei luoghi sensibili, e, cosa più importante, non le abbiamo fatte con autovelox, ma grazie al lavoro della polizia locale. La mobilità a Bologna è regolare e non ci sono problemi». Forse, qualche problema invece c’è, quanto meno sul trasporto pubblico. E lo ammette lo stesso Lepore: «Andrà certamente migliorato, ma non ridotto». «In settimana chiuderemo un accordo con Tper e i sindacati, si tratta di una serie di misure che serviranno a dare maggiore flessibilità al trasporto pubblico risolvendo, così, anche il problema dei cantieri», annuncia il sindaco. E, in conclusione, l'attacco al Governo. «Dovrebbero guardare con attenzione quanto sta accadendo a Bologna, affinché il modello di città 30 km/h possa essere applicato sull’intera scena nazionale». «A oggi non c’è un fondo nazionale sui trasporti, né un fondo per il contratto nazionale di lavoro – dice – mancano settecento milioni di euro, mancano autisti, mancano soldi per adattare le linee ai tanti cantieri. Ma questo non è ammissibile. L’Italia, infatti, è piena di cantieri: se il governo non stanzierà queste risorse tutto il Paese si ritroverà in ginocchio».

Oltre ai bus, si punta ai veicoli elettrici. L’accordo tra Volvo e Tper prevede la fornitura di trecento EX30, che saranno disponibili su strada dalla prossima primavera per il servizio di car-sharing elettrico. «Il car-sharing elettrico diventa così una modalità intermodale, integrativa a quella del trasporto pubblico – spiega la presidente di Tper Giuseppina Gualtieri –. È dunque fondamentale per raggiungere l’obiettivo di una maggiore sostenibilità mobile». «EX30 è il modello di auto più sostenibile mai realizzata dalla Volvo – ha aggiunto il presidente di Volvo Car Italia Michele Crisci – compatta, con una bassa impronta di CO2 e riciclabile al 95%». 

«L’accordo s’incastra perfettamente con il nostro piano di mobilità sostenibile ad oggi il 57% delle persone usa la proprio vettura privata per spostarsi in città, ma l’obiettivo è scendere sotto il 50% e raggiungere il 41% entro il 2030. Sono certo che, grazie a questa nuova forma di car-sharing, riusciremo in ciò», ha concluso Lepore.

 

 



In copertina: il sindaco Matteo Lepore all'interno della nuova Volvo EX30. Foto di Lavinia Sdoga.

Nel testo: il momento in cui l'auto è stata svelata al pubblico. Foto di Lavinia Sdoga.