osservatorio prezzi

Torna l’Osservatorio prezzi di “InCronaca” a registrare, a cadenza bimensile, i prezzi dei beni alimentari di cinque supermercati bolognesi: quelli centrali della Pam Local e dell’InCoop di strada Maggiore, la Coop di San Ruffillo, l’Esselunga di via Lenin e l’IperConad del centro commerciale di via Larga.

Nonostante l’inizio del 2024 e la fine delle offerte che accompagnano il periodo natalizio, il quadro dei prezzi rimane piuttosto stabile, con leggeri aumenti diffusi soprattutto nei negozi del Centro. Secondo i dati Istat il 2023 ha prodotto poca inflazione (solo un +0,5% effettivo annuo sul terribile 2022), ma la Coldiretti avverte che il carrello degli italiani si fa sempre più caro e più vuoto, crescendo in valore ma riducendosi in volume: nel 2023 abbiamo speso nove miliardi in più per mangiare meno.

 

Nel complesso, i prodotti che risultano essere maggiormente aumentati sono latte, zucchero e caffè. In nessuno degli esercizi commerciali presi in esame il costo di questi tre prodotti è diminuito. Il prezzo del latte si è alzato di 10 centesimi alla Pam di strada Maggiore e di 28 centesimi alla Coop di San Ruffillo. Quello dello zucchero è cresciuto di 14 centesimi all'InCoop di Strada Maggiore, di 30 centesimi all'IperConad di via Larga e di 26 centesimi alla Coop di San Ruffillo. Anche il costo del caffè ha subito un rincaro in ben tre supermercati su cinque: alla Pam di Strada Maggiore è stato di 20 centesimi, all’Iperconad di via Larga di 24 centesimi e alla Coop di San Ruffillo di 18 centesimi.

Meglio, invece, i prezzi dell’olio e della birra, prodotti che probabilmente risentono ancora delle offerte delle festività. Il primo, all’Esselunga di via Lenin, è sceso di ben 1,50 euro rispetto a quanto riportato nell’Osservatorio di dicembre. Il costo della seconda è in lieve decrescita in quasi tutti gli esercizi commerciali presi in esame.

 

«Offerte ancora se ne trovano, però il costo di determinati prodotti, penso soprattutto alla carne e al pesce, è schizzato alle stelle dopo il periodo natalizio – commenta Federica, 47 anni, impiegata e madre di tre bambini –. Mediamente spendo 200 euro a settimana di spesa per tutta la famiglia anche se, da circa un anno, ho l’impressione di acquistare di meno con la stessa cifra»

 

Renato e Francesca sono una coppia di pensionati di 80 e 77 anni. Per beni e prodotti alimentari spendono circa 40 euro a settimana: «Il trucco – confida lui – è approfittare delle offerte e imparare dove comparare cosa: il pane in un supermercato, la pasta in un altro».

 

 

 

 

In copertina una ragazza confronta due prodotti. Foto di Riccardo Benedet