Sentenza
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Svolta nel processo a Vinciguerra. L’ex membro di Avanguardia Nazionale è stato assolto dall’accusa di diffamazione nei confronti di paolo Signorelli (ex missino e ordinovista morto nel 2010) per cui era stato chiamato in causa. Il processo ha avuto luogo in seguito alle dichiarazioni dalla figlia di Signorelli: secondo l’accusa, le parole diffamatorie sarebbero state proferite da Vinciguerra nella testimonianza fornita da quest’ultimo durante il processo di primo grado a carico di Paolo Bellini per la strage del 2 agosto 1980. Nella fattispecie nell'udienza del 4 giugno del 2021, Vinciguerra rispose al presidente della Corte facendo riferimento al rapporto tra Valerio Fioravanti e i servizi segreti: «A me bastava sapere che li avesse con Paolo Signorelli i rapporti... e li aveva». Il Pm Gustapane aveva chiestp, nella sua requisitoria, una condanna a un anno e mille euro di multa mettendo in rilievo che le comunicazioni dei servizi segreti Aisi e Aise del 31 maggio e 21 giugno 2021 escludevano il coinvolgimento di Signorelli con i servizi segreti dell'epoca, Sisde e Sismi. Ergo per la Procura si trattava esclusivamente di congetture, infondate. La giudice Anna Fiocchi ha invece assolto l’imputato, con la formula «perché il fatto non sussiste», ovvero che la diffamazione non è stata compiuta
Vincenzo Vinciguerra, ex membro di Ordine Nuovo e Avanguardia Nazionale, è in carcere dal 1979 e sta scontando l’ergastolo per la strage di Peteano del 1972, atto terroristico in cui persero la vita tre carabinieri. La vicenda si concluse nel 1984 quando Vinciguerra ammise la propria responsabilità e si consegnò ai carabinieri.
Fu anche condannato in appello nel 1976 per un’altra vicenda: il tentato dirottamento di un Fokker 27 diretto a Bari e partito dall’aeroporto di Trieste. Per sfuggire al tentativo di arresto, dapprima espatriò nella Spagna franchista e successivamente nel Cile governato da Pinochet e nell’Argentina posta sotto la dittatura della Giunta militare.
Foto:Ansa