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Calano del 3% i prezzi delle case nel centro di Bologna, mentre fuori dai viali il costo al metro quadro resta stabile e subisce lievi incrementi (+0,1%). Rimane, invece, il nodo affitti: «La forte presenza di locazioni turistiche sta determinando una carenza di offerta di immobili in affitto. Per questo, diversi investitori istituzionali stanno procedendo alla costruzione di student housing per rispondere alla elevata domanda degli studenti universitari», riferisce Tecnocasa.
Tra le zone con prezzi più contenuti ci sono quelle della Stazione e quella universitaria, i cui valori medi si aggirano intorno a 3.000 euro al metro quadrato. Più costose, invece, le case presenti in via Marconi e nelle strade limitrofe, i cui valori immobiliari oscillano da 2.000 a 4.000 euro al metro quadrato con punte di 5.000 euro per le soluzioni signorili e ristrutturate in piazza Malpighi, via D'Azeglio, via Galvani e via Indipendenza. «Sul segmento alto si registra molta offerta e poca domanda, a causa di prezzi troppo elevati», rileva il gruppo immobiliare.
Continuano, invece, a crescere i valori immobiliari nelle aree di San Donato e San Donnino, complici un’offerta che supera la domanda e la richiesta di locazioni non solo da parte di studenti ma anche di famiglie. «Gli immobili sono messi in vendita prevalentemente da eredi o investitori che hanno deciso di dismetterli, tra questi anche diversi imprenditori che si muovono nel settore degli affitti brevi», rileva lo studio. A San Donato i prezzi medi si aggirano intorno a 2.500-3.000 euro al metro quadrato, mentre a San Donnino i prezzi scendono a 2.200 euro. «La domanda di case in affitto è alta per la saturazione del mercato del centro città a causa degli affitti turistici. Questo ha determinato un aumento dei canoni di locazione che si sono portati intorno a 1.000 euro al mese per un trilocale. Ormai si praticano sempre più gli affitti a canone libero, decisamente più redditizi di quelli a canone concordato», spiega l’agenzia.
Si ferma allo 0,2% la crescita dei prezzi degli immobili nella macroarea di Saffi. Si segnala una lieve diminuzione dei prezzi delle case nel quartiere Barca: «Attribuibile in particolare all'area più popolare, a ridosso dello stadio, che acquista un target di clientela che fa ampio ricorso al credito e sta subendo l'impatto dell'aumento dei tassi di interesse». In zona Battindarno, invece, si segnala un discreto aumento dei prezzi, legato in parte alla vendita di alcuni complessi di nuova costruzione in classe A3 a 3.500 euro al metro quadrato.
Un buon riscontro c'è per l'area del Parco della Certosa, una zona immersa nel verde con collegamenti ciclabili e pedonali al centro città. Il quartiere Santa Viola offre soprattutto soluzioni autonome degli anni '40-'50, prevalentemente villette a schiera, i cui valori oscillano da 2.000 a 3.000 euro al metro quadrato. La vicinanza all'Ospedale Maggiore e all'aeroporto e i buoni collegamenti con il centro sono alla base anche di un incremento della domanda per realizzare case vacanze e B&B: l'offerta di immobili in affitto è infatti notevolmente diminuita.
Nella macroarea di Murri-San Mamolo i prezzi sono stabili. Nel quartiere Saragozza da giugno si registra un rallentamento, ma da settembre il mercato sembra essere nuovamente dinamico: si toccano valori di 5.000 euro al metro quadrato per le soluzioni ristrutturate, mentre per un buon usato si spendono intorno a 3.000 euro al metro quadrato. Verso San Luca i prezzi si aggirano mediamente intorno a 4.000 euro, che scendono a 3.000 euro al metro quadrato in direzione Stadio.
Foto di Riccardo Benedet