legge

Nei paesi di quelli che "arrivano prima", c'è chi al ristorante la schiscetta se la porta direttamente da casa. Ma adesso anche l'Italia vuole fare dell'eccezione la regola, perché buttare via un piatto dove riposano ormai fredde due fette di pizza - che nello stomaco proprio non vogliono entrarci - è uno spreco di cui tutti possono fare a meno. Ecco allora la proposta di legge dai deputati di Forza Italia, Giandiego Gatta e Paolo Baralli, che le pizze, simbolo del Belpaese, proprio non vogliono buttarle. In cosa consista il disegno di legge è presto detto: l'obbligatorietà della cosiddetta doggy bag

 

Al di là delle leggende sull'origine di questa pratica, quella della "vaschetta degli avanzi per il cane" ha poco a che fare con l'alimentazione degli amici a quattro zampe. Si tratta piuttosto di una delle possibilità che permettono tanto al consumatore, quanto al venditore, di evitare sprechi alimentari. In Italia, secondo il report di "Waste Watcher", aggiornato a gennaio 2023, mediamente vengono buttati 524,1 grammi di cibo pro capite alla settimana. Nel Comune di Bologna questo equivale a sprecare 10.735 tonnellate all’anno di cibo. Però che fastidio quella busta di insalata che finisce dietro a tutto e non si fa in tempo ad aprirla che è già tempo di buttarla. E infatti, stando ai dati dell'osservatorio, è tra i primi alimenti a finire nell'organico, insieme a frutta, pane, agli e cipolle. Proprio per contrastare gli "sciupi" domestici la città Due Torri ha aderito alla campagna promossa da Sprecozero.net, con l'obiettivo per «contribuire al dimezzamento dello scarto alimentare così come richiesto dall’obiettivo 12.3 degli SDGs (Obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030)». Ecco che qualche mese fa è arrivato lo "Sprecometro", un'applicazione per il telefono che in pochi semplici passi permette di registrare i propri consumi. Una sorta di diario alimentare per «aggiornare il nostro comportamento - spiega il Comune - seguendo i percorsi informativo-educativi ed entrando in "competizione" positiva con i membri del nostro gruppo potremo valutare i nostri progressi nella lotta allo spreco, e comprendere come migliorare i nostri stili alimentari». 

 

Ma il problema adesso è tutto spostato fuori dalle tavole di casa. La proposta di legge di Forza Italia infatti chiede l'obbligatorietà di poter portare via quanto non consumato nei bar e ristoranti. Un'iniziativa che non mette proprio d'accordo tutti, in primis i ristoratori. Nel disegno si parlerebbe anche di sanzioni per chi non rispettasse le nuove regole del galateo sostenibile: multe che vanno dai 25 ai 125 euro. Ma chissà come le forze dell'ordine potranno avere il controllo su tutti i 1.529 locali, solo all'interno delle mura bolognesi, censiti dalla Camera di commercio. Insomma sotto le Due Torri ovunque ci si giri c'è un tavolo pronto ad accoglierti. Altro dubbio che potrebbe essere sollevato è: e gli all you can eat? Quei luoghi tanto amati proprio per l'opulenza e per la possibilità di mangiare con gli occhi ordinando a più non posso. Già da soli, ormai da anni, si sono organizzati facendo pagare una penale al cliente che, sazio, lascia sul piatto qualche nigiri o roll di troppo. Scelta che, come noto ai frequentatori dei social, ha più che altro promosso una sfida al nascondiglio di sushi più ingegnoso. C'è chi li nasconde nella borsetta, chi li getta a terra o nel wc del locale pur di non pagare. Insomma, tutto l'opposto del concetto che intende sotteso di "ordina meno, perché se non lo mangi, lo paghi". 

 

Foto Ansa