Città 30

foto semafori

Nella Torre A di Piazza Liber Paradisus c’è un supercomputer che gestisce 355 intersezioni semaforiche, l’87% delle totali presenti in città. Quattro schermi su cui lampeggiano mappe, grafici in continuo aggiornamento, fino ai dati sui bus Tper in servizio, con il rispettivo numero, e gli eventuali ritardi.

 

Si tratta della centrale di controllo semaforico, un sistema tecnologico di gestione del traffico che assume un ruolo centrale con l’avvento di Città 30, in vigore da martedì 16 gennaio. Come dimostra l’esperienza di altre città europee ai 30 all’ora, infatti, la durata degli spostamenti in città dipende più dai tempi d’attesa che dalla velocità dei mezzi. Per questo, «l’obiettivo rimane ridurre le code ai semafori, fluidificando il traffico dei mezzi pubblici e quello dei mezzi privati», spiega Valentina Orioli, assessora al trasporto pubblico locale e Città 30.

 

«Città 30 è soprattutto una misura culturale e la Polizia locale sarà in campo per accompagnarla – assicura Orioli - Il 16 gennaio ci saranno, come sempre, pattuglie in strada che effettueranno i controlli secondo le norme e secondo le consuetudini, non è previsto un momento di “super controllo”, insomma, niente di epocale». Confermando, poi, che sulle strade a 30 all’ora non saranno installati gli autovelox, bensì i telelaser, postazioni mobili che misurano la velocità di un mezzo mentre sta arrivando.

 

Tornando ai nuovi interventi sui semafori, a oggi, un autobus trova il verde se arriva all’intersezione con un ritardo di quattro minuti. Ora la soglia verrà abbassata a due minuti, nel tentativo di rendere più scorrevole la circolazione dei mezzi pubblici.

 

Un’altra misura in campo, invece, riguarda il traffico dei veicoli privati. Verranno montate nuove lanterne per la svolta a destra per permettere a chi svolta in questa direzione di circolare senza dover attendere il verde di chi deve proseguire dritto.

 

In programma anche l’installazione di un sistema di pannelli per segnalare i posti liberi nei principali parcheggi della città. La novità riguarda, in particolare, le strutture in piazza VIII Agosto, in via Riva di Reno e in autostazione. «A breve allargheremo questo sistema anche ai parcheggi P1, P2 e P3 della stazione», dichiara, poi, l’assessore alla Comunicazione e monitoraggio cantieri Massimo Bugani.

 

È in programma, infine, il graduale smantellamento dei semafori pedonali a chiamata che, se da un lato garantiscono maggior sicurezza ai pedoni, dall’altro creano ulteriori punti di attesa per i veicoli. Questo, unito a un abbassamento generale della velocità atteso con Città 30, porterà così alla progressiva rimozione di questi dispositivi.

 

Nell'immagine Luca Bellinato. Foto di Bianca Bettio