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Tempi di percorrenza più lunghi per gli autobus urbani dopo le otto di sera. È questa la prima risposta dell’azienda di trasporti Tper, all’alba del progetto Bologna Città 30. A partire da martedì 16 gennaio, infatti, verranno applicate sanzioni a chi supera il limite di velocità dei 30 chilometri all’ora.

 

Un progetto, quello della riorganizzazione della rete dei trasporti urbana, che si è rivelato complesso. Complici da un lato le misure introdotte dal piano Città 30, dall’altro la viabilità modificata a causa dei cantieri del tram, insieme ai lavori in corso sulla Garisenda.

 

I primi dati risalgono a fine novembre 2023, frutto di una sperimentazione condotta da Tper sui propri mezzi. Secondo i test, il nuovo limite di 30 km/h orari avrebbe comportato un ritardo medio 3 o 4 minuti a corsa, con forte preoccupazione da parte dei sindacati dei trasporti. Una stima definita peraltro «ottimista» da Max Colonna di Uil Trasporti, «perché è stato calcolato un tempo di dieci secondi per fermata, quando in realtà ne serve molto di più». Affermazione alla quale l’azienda bolognese rispose sottolineando che il percorso di valutazione fosse ancora in corso.

 

A oggi, «la sperimentazione è ancora in vigore», commentano da Tper. Con una novità sostanziale: l’aumento dei tempi di percorrenza delle linee urbane dopo le otto di sera. Una fascia, quella serale, scelta perché in questo caso «è più evidente l’impatto di un rallentamento generale rispetto alle ore del giorno». Sulle fasce orarie diurne, invece, verranno condotti studi più approfonditi in futuro. Solo il tempo consentirà, quindi, di comprendere quali sono gli «effetti empirici» di Bologna Città 30.

 

Inoltre, sarà necessario aggiornare gli orari delle fermate degli autobus, che «dovranno corrispondere il più possibile ai tempi effettivi di passaggio dei mezzi, onde evitare disagi per l’utenza», conclude Colonna.

 

Foto: Ansa