debiti
Torna alla sua dodicesima edizione il festival promosso dall’Osservatorio sulle crisi d’impresa “InsolvenzFest”. La serie di incontri, che da giovedì 14 a domenica 17 settembre saranno sparsi per la città, tra la sede della Cineteca di Bologna, l’Archiginnasio e Palazzo Zambeccari, non mancherà di affrontare i temi più urgenti, servendosi di giuristi, giornaliste, ed esponenti del mondo culturale bolognese tra cui il direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli. Un modo per approfondire le intersezioni che nel tempo intrecciano le questioni relative all’insolvenza e al mondo dei diritti.
«Parlare di debito significa parlare di futuro», spiega il direttore del festival, Massimo Ferro. «Il debito instaura una relazione di rischio capace di subire importanti trasformazioni nel tempo», aggiunge Ferro. Questo espone situazioni già precarie a estreme condizioni di vulnerabilità. Su questo approccio si fonda la scelta di approfondire, tra gli altri, il tema dei femminicidi e del lavoro povero. Il salario minimo verrà discusso anche in termini più ampi, analizzando le implicazioni che il debito generazionale accumulato nei decenni sta proponendo a chi si approccia al mondo del lavoro. «Un debito economico che i giovani si portano sulle spalle che ha e avrà implicazioni sociali profonde», spiega Giovanni Berti Arnoaldi Veli, referente del “Patto per la Giustizia” del Comune di Bologna.
La disparità di genere, come grande discrimine che afferisce alla disponibilità di denaro individuale, gioca un ruolo centrale anche in ambito economico. Da una ricerca sulle maglie dell’indebitamento proposta dal Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Bologna emerge, infatti, una discrepanza sostanziale tra le situazioni di insolvenza. «Nella maggioranza dei casi le donne si indebitano all’interno del nucleo familiare – spiega la presidente del Consiglio dell’Ordine, Enrica Piacquaddio – Delle 850 domande di insolvenza che abbiamo ad oggi solo 350 sono presentate da donne. Ma il nostro campione ci dice che le situazioni di insolvenza nascono da garanzie prestate all’iniziativa imprenditoriale dei figli o a quella dei mariti. In pochissimi casi emerge una situazione di crisi prodotta da un’iniziativa imprenditoriale individuale della donna». Questo aspetto non si registra invece per gli uomini, che nel complesso rimangono il campione a presentare più domande di insolvenza.
Tante le questioni calde nel mondo dell’impresa. Non mancheranno infatti occasioni per parlare di criminalità organizzata e caporalato. A farlo saranno, venerdì 15 settembre alle 15, il procuratore della Repubblica di Palermo, Maurizio de Lucia, salito agli onori delle cronache nazionali dopo l’arresto del boss Matteo Messina Denaro, e il capo redattore de L’Espresso, Enrico Bellavia.
La partecipazione agli incontri promossi dal festival è gratuita previa iscrizione. Il programma può essere consultato al sito www.insolvenzfest.it
Foto: Ylenia Magnani