Filantropia

Da sinistra Adriano Maestri, Fiorella Sgallari e  Luca Rizzo Nervo

Inclusione sociale per chi è psicologicamente fragile, attenzione per l’ecosostenibilità e per la ricerca medica: queste le caratteristiche dei progetti lanciati dal distretto emiliano del Rotary Club, la cui realizzazione è prevista, insieme alla collaborazione della sezione rotariana del Lazio e della Sardegna, entro il luglio 2024. «L’impegno sociale e la capacità di legare la prospettiva locale a quella internazionale sono i pregi dell’azione del Rotary Club», dice Luca Rizzo Nervo, assessore al welfare e alla sanità. Del contenuto delle iniziative parla l’attuale governatrice e futura presidentessa del club dell’Emilia-Romagna e della Repubblica di San Marino (distretto 2072),  Fiorella Sgallari: «Il primo progetto, indirizzato alla cittadinanza bolognese e al territorio regionale, si chiama “Orto-giardino” e si pone l’obiettivo di realizzare degli spazi di socializzazione per persone fragili, giovani affetti da malattie mentali o anziani in Rsa, attraverso il contatto diretto con la natura. Il secondo - prosegue Sgallari - riguarda il completamento della ricerca sulla vaccinazione antipolio, per cui sarà indetta una raccolta fondi il 4 marzo a palazzo Renzo; la terza iniziativa, portata avanti insieme a Maria Carla Cioccioriccio, attuale governatrice del club laziale e sardo (distretto 2080), si concentra sulla lotta contro gli sprechi».

È l’attenzione alla cura del benessere psicologico, sostiene poi Sgallari, a orientare il progetto “Orto-giardino”, in coerenza con la prospettiva di Gordon Mclnally, presidente internazionale del Rotary, secondo cui la prevenzione delle malattie mentali deve essere messa al centro dell’azione filantropica di tutti i distretti per l’anno 2023-24: secondo la relazione dell’unione europea “Healt at Glance”, ricorda Ciccioriccio, un giovane su due ha espresso l’esigenza di essere aiutato psicologicamente ed è rimasto insoddisfatto. Per questo, il presidente dei progetti per la cittadinanza del distretto Rotary emiliano, Adriano Maestri, sottolinea il valore pedagogico e ambientale della riconnessione dei giovani, dei malati e degli anziani al lavoro e al ritmo di una quotidianità familiare legata alla natura, nonché l’innovatività delle attività pratiche che verranno proposte. «Vari dei nostri soci - dice Sgallari - si stanno rivolgendo a scuole ed ospedali per individuare i soggetti più bisognosi sul territorio emiliano, inoltre collaboriamo con il master in ortocultura curativa di Bologna per integrarli al meglio». 

In programma, dunque, la riunione del 4 marzo non solo per concretizzare i finanziamenti volti a debellare la polio, che verranno subito consegnati alla futura presidente internazionale 2024-25 Stephanie A. Urchick, ma anche il via, per la prima volta in Italia, al Sipe (seminario di formazione per i presidenti dei club): solo attraverso la sinergia tra i distretti dell’Emilia-Romagna e del Lazio e Sardegna è infatti possibile pensare di portare avanti il progetto, di natura internazionale, sulla gestione funzionale della malattia mentale e sulla sensibilizzazione per la riduzione dello spreco alimentare. 

Quest’ultimo, dice Ciccioriccio, costituisce un costo economico pesantissimo per i paesi europei: più di 143 miliardi di euro all’anno potrebbero essere risparmiati attraverso l’insegnamento di un’educazione alimentare eticamente sostenibile.

Benché i club del Rotary lavorino separatamente, come ricorda Maestri, è quindi fondamentale il valore della coesione sia per raggiungere «risultati concreti in breve tempo» ma, soprattutto, per sostenere il benessere psicosociale, incentivare la sostenibilità ambientale e promuovere la pace.