conflitto israelo-palestinese

«Come uomo di spettacolo dovevo, potevo e volevo espormi». Alessandro Bergonzoni, comico, attore e scrittore, non ha dubbi sul perché della sua partecipazione alla fiaccolata del 5 dicembre, che ha unito un migliaio di cattolici, di ebrei e di arabi musulmani in una manifestazione interreligiosa per chiedere la pace tra Israele e Palestina.

«È stato il “grande finalmente”, perché finalmente c’è stato il dialogo tra le fedi e le persone. L’unione fa la pace, non la forza», sottolinea l’attore. Con uno dei suoi giochi di parole – anche e soprattutto per questioni politiche – sostiene che occorre “impregnarsi”, e non solo impegnarsi, in quelle che lui definisce “sollevazioni” e non battaglie.

«Anche per questo parlo spesso di “congiungivite” – continua –, cioè il fatto che oggi non possiamo slegare le varie questioni le une dalle altre. Non possiamo neppure slegare l’arte dalla politica, perché l’arte è politica».

 

Foto di Martina Rossi