Inquinamento
Alessandro Zanasi, 69 anni, pneumologo, già responsabile del Centro Antifumo e malattie respiratorie correlate al Sant'Orsola, spiega a InCronaca quali sono le conseguenze dell'aria inquinata.
I dati dello smog a Bologna sono in forte aumento, cosa è possibile fare per proteggersi?
«È difficile da dire, innanzitutto bisognerebbe produrre meno inquinamento. Le categorie più esposte sono persone anziane e bambini. Nelle nostre città facciamo aerosol e respiriamo continuamente smog, specialmente nella Padania, a causa della tante fabbriche presenti. Per proteggersi bisogna rafforzare le difese del nostro organismo. I periodi più critici sono quelli invernali, in quanto a causa del riscaldamento aumenta l’inquinamento e la possibilità di avere contrarre infezioni».
Come si può fare prevenzione?
«È importante fare la vaccinazione antinfluenzale e antibatterica, per far sì che i soggetti esposti risentano in misura minore degli effetti dell’inquinamento ambientale. Bisognerebbe anche evitare di uscire negli orari di punta quando c’è più traffico. Inoltre, si dovrebbero usare le mascherine, cosa che ora, per il Covid, si fa maggiormente rispetto al passato. È da evitare anche di fare jogging lungo le strade trafficate, perché si iperventila aumentando la quantità di aria inquinata che entra nei polmoni. Sarebbe opportuno infatti respirare dal naso, che fa da filtro, perché se si respira dalla bocca l’aria entra direttamente nei polmoni. Naturalmente poi è anche importante non fumare, perché questo sarebbe più dannoso di tutto l’inquinamento che si può respirare per strada».
Quali sono le patologie principalmente correlate allo smog?
«Principalmente quelle respiratorie, in particolare bronchite e Bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva), malattia che sta aumentando il numero di morti, in quanto risente di fattori ambientali e quindi persone che hanno già problemi respiratori, li amplificano attraverso l'inquinamento. Poi chiaramente il campo è ampio, ci sono anche le malattie cardiovascolari, i tumori ai polmoni. Però bronchite e Bpco sono quelle più legate all'inquinamento».
Quali sono i sintomi per cui bisogna allarmarsi?
«La tosse è il primo campanello d’allarme, perché vuol dire che i polmoni si stanno lamentando, ed è inoltre un veicolo d’infezione. In questo periodo la tosse viene associata spesso al Covid, ma è più frequente che sia legata all’influenza. Se la tosse passa nel giro di qualche giorno non c’è da preoccuparsi ma, soprattutto per gli anziani, se alla tosse con catarro si associa fatica respiratoria diventa necessario chiamare il medico».