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Secondo quanto riportato da Repubblica Bologna, il tour organizzato dall’agenzia bolognese Wobinda per far incontrare fan e attori della serie, ambientata nel carcere minorile di Nisida, arriverà anche nel capoluogo emiliano, dopo l'appuntamento del prossimo 14 maggio alle Befane di Rimini. La data è ancora da definirsi ma nell’attesa abbiamo chiesto il parere di giovani e giovanissimi a Bologna.

Sveva, 19 anni, non si ritiene una fan della serie: «Ho visto alcuni episodi con le amiche. È una serie leggera non per gli argomenti in sé ma per come vengono trattati. Non so se andrei alla data del tour. È più un no che un sì. Comunque, potrebbe essere interessante ascoltare gli attori». Più entusiasta della possibilità di incontrare i personaggi della serie, la sedicenne D. con due amiche, che apprezza la definizione di “un focus su un tema diverso per ogni puntata”. Anche P., 17 anni, colpito “dai temi e dal racconto delle vite dei ragazzi”, sarebbe interessato. La diciassettenne E., invece, non crede che parteciperebbe per questioni di tempo ma esprime un certo gradimento: «Bella la serie e l’ambientazione». Di fronte alla domanda riguardo all’esistenza dii passaggi un po’ trash dissente: «Non direi che è proprio trash. Magari ci sono alcune situazioni un po’ forzate». Su quest’ultimo punto la maggior parte degli intervistati dissentono. Annachiara, 19 anni, studentessa universitaria, commenta: «Bella trama anche se con dei buchi e alcuni problemi legati a una recitazione innaturale. Ci sono attori non napoletani che parlano napoletano, in certi casi rendendo ancor più innaturale la recitazione, e alcuni passaggi trash soprattutto nella terza stagione». Ludovica, 20 anni, studentessa di scienze politiche, ha guardato solo le prime due stagioni: «Mi piace che i criminali non siano mostri senza cuore ma vengano approfonditi e che vengano da contesti sociali differenti. Fa capire che sono realtà che possono riguardare tutti. L’aspetto da curare di più è quello legato agli errori giuridici. Si rischia di dare un’idea sbagliata di come è la vita in un istituto penale». La ventenne Michelle, sua compagna di corso, aggiunge: «Temo vada a romanticizzare lo stare in un istituto minorile. Non deve essere presa come un documentario. Ho guardato le prime due stagioni e la serie mi piace. L’ho guardata con mia mamma e l’abbiamo divorata».

Divisivi i pareri sul personaggio preferito della serie. Il più popolare tra chi ci ha affidato le sue impressioni sembra essere Carmine, di cui Ludovica apprezza che cerchi «di tirarsi fuori dalla situazione in cui vive».  Apprezzata anche Kubra, che secondo Annachiara “è il personaggio che fa un po’ meno errori”. Non mancano menzioni anche ad Edorardo, Ciro e Gaetano “Pirucchio”.

 

Il cast della serie "Mare Fuori". Foto Ansa