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È trascorso un anno dall’inizio della guerra in Ucraina: sono stati mesi di combattimenti, sangue, vittime civili e tanta distruzione a due passi da noi. Il comitato organizzatore della manifestazione per la pace Europe for peace ha le idee molto chiare su quale debba essere la conclusione del conflitto: «Non esiste alternativa al negoziato e alla trattativa che passi da una tregua o almeno da un cessate il fuoco. Per noi l’unica vittoria possibile è la pace».

Questo è il messaggio ribadito oggi nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento. Tra coloro che sono intervenuti la vicesindaca Emily Clancy: «Siamo a un anno esatto dallo scoppio del conflitto, Bologna già in passato si è resa protagonista nelle richieste di pace. Tutti ritengono sacrosanta la resistenza ucraina, però ciò non toglie che altrettanto giusta è la richiesta che proviene dalla piazza. A lungo il grido “tacciano le armi” è rimasto inascoltato. Il fatto di trovarsi in piazza ci rende orgogliosi di essere bolognesi». Prosegue su questo indirizzo anche Giulio Marcon del comitato organizzatore: «Saranno promosse tantissime iniziative sia in Italia che in Europa, in cui verranno coinvolti centinaia di migliaia di persone perché la maggioranza dell’opinione pubblica è contraria a questa guerra. Ritengo essere meglio una pace ingiusta piuttosto che proseguire questa guerra priva di senso».

Sono 50 le sigle che hanno scelto di aderire alla manifestazione e che scenderanno in piazza XX settembre dalle ore 18 il prossimo 24 febbraio. Tra queste Anpi Bologna, Arci Bologna, Cgil, Cisl, Uil, Emergency, Acli, Rete degli Studenti Medi e Universitari. Atteso anche l’intervento da parte di Cgil, Cisl e Uil, insieme a cui partirà un corteo multiforme fino a piazza Maggiore, dove si svolgerà un flash mob. Saranno presenti tra i vari ospiti il sindaco Matteo Lepore, il cardinale e presidente Cei Matteo Maria Zuppi e l’artista Alessandro Bergonzoni.