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«Ogni vita che salvi, ogni pietra che poggi, fa pensare a domani ma puoi farlo solo oggi» cantavano così gli artisti italiani nella cover "Domani", dedicata al terremoto in Abruzzo del 2009 e se è vero che l’aiuto immediato da parte della collettività può fare la differenza durante un’emergenza, a distanza di tempo rimane da capire chi beneficerà concretamente della solidarietà.

Nel periodo immediatamente successivo all’alluvione che ha colpito la Romagna, sono state numerose le azioni solidali nate per aiutare chi si è ritrovato vittima della situazione. Raccolte fondi, aiuti volontari sul campo dai burdel de paciug, donazioni di beni di prima necessità e di materiali utili a una sopravvivenza dignitosa seppur da sfollati.

Risale al giorno successivo all’esondazione dei fiumi la raccolta fondi avviata dalla Regione "Un aiuto per l’Emilia-Romagna", che in 22 giorni aveva già raggiunto la somma di 40 milioni di euro. I dati aggiornati al 4 ottobre contano 52.048.087 euro, quindi è innegabile un rallentamento nelle donazioni in contemporanea con il tempo trascorso da quel 17 maggio.

Attualmente, nel report fornito dalla Regione sulle donazioni effettuate, risultano nove importanti finanziamenti superiori o pari a 500mila euro: nello specifico hanno donato un milione Barilla per la ricostruzione di impianti sportivi e strutture di socialità per bambini e ragazzi nel Ravennate, Stmicroelectronics, Lamborghini, Stellantis, Lvmh, leader mondiale nel settore della moda e Ferrari.

Seguono le donazioni di Coesia da 800mila euro, Tetra Laval e Cnh Industrial che hanno donato entrambi 500mila euro. Non sono mancate vere e proprie iniziative nazionali, che hanno unito intrattenimento e solidarietà. Fra i diversi progetti, impossibile non citare il concerto "Italia loves Romagna", organizzato e promosso da Friends&Partners, Riservarossa, Vivo Concerti e Magellano Concerti all’arena di Reggio Emilia Campovolo lo scorso 24 giugno, che ha ospitato sul palco 17 artisti del panorama musicale italiano, come Elodie, Elisa, Gianni Morandi, Max Pezzali, Andrea Bocelli, Emma solo per citarne alcuni. La somma totale versata sul conto della raccolta regionale ammonta a più di 3 milioni, dati dal contributo di partner e sponsor, dall’incasso lordo dei biglietti all’ingresso e in prevendita, dalle donazioni tramite il numero solidale e tramite bonifico, da versamenti di privati come l’artista Tiziano Ferro e dalla Federazione industria musicale italiana. Insieme all’importo, è anche già stata definita la destinazione dei fondi, che copriranno un totale di sei progetti di restauro: 800mila euro verranno utilizzati per la Biblioteca Malatestiana di Cesena, lo stesso importo sarà destinato alla scuola di musica "Giuseppe Sarti" di Faenza e per l’Archivio Comunale di Forlì. I restanti 600mila euro verranno ripartiti equamente tra la Rocca dei Conti Guidi di Dovadola, la Biblioteca Comunale di Tredozio e l’Oratorio dell’Annunziata di Solarolo. Anche alcune realtà del panorama editoriale si sono mosse per raccogliere quanti più fondi possibili da destinare a dei progetti di ricostruzione.

Ne è un esempio l’iniziativa del Quotidiano Nazionale – Il Resto del Carlino, che attraverso una sottoscrizione aperta delle testate del gruppo ha raccolto 400mila euro, che verranno investiti nella sistemazione della frana nella frazione Trove di Dovadola, nella creazione di un centro giovani a Palazzo Laderchi a Faenza e nel rispristino di quattro scuole a Lugo. Inoltre, le testate del Gruppo Monrif insieme a LavoroPiù e Unipol Arena hanno pensato e poi dato vita al concerto "Oltre le nuvole" al Parco delle Caserme Rosse di Bologna lo scorso 8 giugno. Il ricavato, non reso pubblico nel dettaglio, è stato versato sul conto dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e verrà utilizzato al 50% per il diretto sostegno delle popolazioni colpite.

A questo proposito, l’Assemblea legislativa regionale ha recentemente approvato la legge che prevede l’utilizzo delle donazioni a sostegno di cittadini, imprese ed enti locali, intervenendo in maniera più puntuale e decisiva. «Aiuteremo le persone nel riacquisto di auto o mezzi di trasporto, con una misura che la legge nazionale per la ricostruzione non prevede – afferma l’assessore al bilancio Paolo Calvano –. Inoltre, sosterremo le famiglie più fragili, che in questo momento, in assenza degli indennizzi nazionali, non hanno le condizioni minime di ripartenza».

Viale Aldo Moro fa sapere che sono stati stanziati tre milioni dal bilancio regionale, ripartiti equamente per restituire il bollo a chi ha perso l’autovettura, per dei contributi straordinari ai Comuni che hanno subito danni a causa della grandine e delle trombe d’aria di luglio scorso e infine per i ristori agli acquacoltori, le cui produzioni sono messe in ginocchio dalla proliferazione del granchio blu. Aldilà delle raccolte istituzionali, piccole e medie realtà hanno realizzato dei crowdfunding e messo a diposizione le loro energie per poter, in qualche modo, rendersi utili. Il collettivo Plat – Intervento Sociale di Bologna ha dato vita a una raccolta fondi nei primi giorni dopo la catastrofe per poter finanziare l’intervento dei volontari nelle zone colpite. La cifra totale raccolta è di 14.723 euro in due mesi grazie a 210 donatori. «Dopo pochi giorni di emergenza il materiale ha iniziato a scarseggiare, da qui è nata l’esigenza di una raccolta fondi per poter continuare ad aiutare – racconta Luca Simoni, membro del collettivo –. Passati i primi momenti di emergenza, è nata l’idea di pianificare una ricostruzione solidale a Luminasio, frazione di Marzabotto, alla quale saranno destinati i restanti soldi raccolti».

 

In foto i volontari del collettivo Plat in aiuto nelle zone alluvionate. Foto concessa dal collettivo Plat.

L'articolo è stato pubblicato sul Quindici del 6 ottobre 2023