educazione

«La cultura tecnica è conoscenza applicata, è competenza che vale in tutti i luoghi in cui si crea sapere». È il concetto che viene più volte scandito in occasione dell’incontro delle Reti di scuole per l’equità, all’interno della cornice della decima edizione del Festival della cultura tecnica, ormai quasi al termine, promosso dalla Città metropolitana di Bologna.

Questo, tra l’altro, è il primo momento in cui le Reti hanno modo di incontrarsi in presenza, dopo cinque anni di iniziative: l’occasione per fare il punto della situazione e per evidenziare come il lavoro sinergico delle Reti aiuti a realizzare quell’eguaglianza – tra i generi, tra i singoli, tra i territori – alla base dell’Obiettivo 10 dell’Agenda 2030 dell’Onu e di questa edizione del Festival.

Le RetiCat (Istituti Costruzioni, Ambiente e Territorio), Ipss (Istituti Professionali a indirizzo Servizi Socio Sanitari), Ite (Istituti Tecnici del settore Economico) – mirano a innovare il curriculum, la didattica e l’organizzazione complessiva, grazie per esempio alla formazione dei docenti, all’ammodernamento degli spazi e delle attrezzature o alla collaborazione con istituzioni, territorio e mondo del lavoro.

«Occorre lavorare insieme per raggiungere al meglio le competenze, oggi sempre più richieste nel mondo del lavoro», commenta Raffaele Camangi, dell’Iis. Cerscenzi-Pacinotti-Sirani. Secondo Carlo Braga, dirigente dell’ITE Salvemini, lavorare assieme «riduce la disuguaglianza tra le scuole nell’attività progettuale e di conseguenza anche tra i singoli».

L’innovazione della scuola e della didattica passa anche attraverso un ripensamento dei profili in uscita, grazie a un lavoro a stretto contatto con partner del mondo del lavoro: in questo modo studentesse e studenti acquisiscono competenze più facilmente spendibili e compatibili con le richieste del mercato. L’istruzione e la scuola italiana, in effetti, necessitano di numerosi cambiamenti: nonostante le varie riforme, siamo ancora molto indietro rispetto all’Obiettivo 4 (Istruzione di qualità), a causa di molteplici fattori, tra cui abbandono scolastico, qualità degli apprendimenti e divario tra i territori. Le iniziative delle Reti di scuole, quindi, mirano proprio all’avvicinamento agli Obiettivi dell’Agenda 2030 e a una migliore e più efficace istruzione.

Nel corso dell’incontro è stato scelto anche uno dei due set di loghi per le Reti Cat, Ite e Ipss, realizzati dalla 4B dell’Iis Fantini di Vergato, all’interno del corso “Design della comunicazione visiva e pubblicitaria”. I tre loghi verranno utilizzati in tutte le iniziative che coinvolgeranno le Reti.

 

In foto la locandina del Festival e dell'evento. Foto di Giuseppe Nuzzi