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L’ottava edizione è pronta a partire. Dal 14 al 16 torna il Festival dell’Informazione Libera e dell’Impegno organizzato da Libera Bologna, un appuntamento che racconta il fenomeno mafioso presente sotto le Due Torri. Gli incontri saranno tutti a ingresso gratuito nella casa quartiere “Giorgio Costa” in via Azzo Gardino, eccezion fatta per la proiezione per le scuole in programma in Cineteca.

Libera Bologna realizza da qualche anno video inchieste sulle vicende giudiziarie da cui emerge il profilo della criminalità organizzata. Un altro aspetto di cui si occupa l’associazione è la raccolta delle segnalazioni dei cittadini in tema malavita. In quest’edizione verrà posta attenzione sulle attività di ristorazione del centro e della prima periferia interessate a livello giudiziario da microsolchi mafiosi. L’ inchiesta, che verrà resa pubblica proprio in seno al festival, verterà proprio su questo tema.

Giulia Sarti, delegata del sindaco alla legalità democratica e lotta alle mafie, sollecita a trattare con la giusta considerazione un fenomeno «che appare ancora poco radicato». «È veramente importante parlare della mafia per rendersi conto di quale sia la situazione nel nostro territorio. Dove c’è indifferenza e ignoranza queste organizzazioni criminali possono proliferare». Dello stesso parere Andrea Giagnorio di Libera Bologna: «Non c’è ancora piena consapevolezza di quelle che siano le organizzazioni criminali in questa città. I casi isolati che emergono vengono trattati come tali, non venendo analizzati nell’ambito di un problema più grande». A prendere parte agli appuntamenti personalità quali il sindaco Lepore, la docente Unibo Pellegrini, la senatrice della Commissione antimafia Enza Rando e la magistrata e procuratrice del Comune Luisa Guidone.

 

 

Nell'immagine da sinistra Sofia Nardacchione, Andrea Giagnorio e Giulia Sarti. Foto di Claudio Cucinotta