motor valley

Il colosso emiliano di auto di lusso, che del tridente del Nettuno ha fatto il suo marchio, quest’anno ha accolto un numero record di visitatori. A pochi minuti dal centro storico di Modena, lo showroom Maserati – aperto al pubblico e disponibile a proporre delle visite guidate in diverse lingue – ha contribuito a rendere la città della Ghirlandina una tappa immancabile del turismo culturale e culinario emiliano. «Soprattutto dopo la pandemia, la zona della motor valley ha cominciato a richiamare folle di curiosi e appassionati. L’esposizione dei brand prestigiosi, simbolo dell’avanguardia emiliana nell’automotive, viene organizzata infatti nelle piazze centrali di Modena, contribuendo a creare un’atmosfera affascinante e lussuosa», spiega Federico Coabelli, showroom coordinator, che cura i tour aziendali. Ad attrarre, oltre all’esposizione in primo piano di un modello di Formula E e del pezzo unico prodotto quest’anno “Gran Turismo Luce” – auto completamente elettrica –, c’è anche la stanza configurazioni. Stanza nella quale il cliente può farsi un’idea virtuale del proprio modello personalizzato di veicolo, attraverso una serie di kit e di mini prototipi. «Brand Maserati vuol dire eleganza e linee semplici. I modelli unici, fabbricati fuori catalogo seguendo le esigenze del cliente, sono sempre più richiesti. Per esempio in California va tanto il “Digital Mint”, che sotto al sole riflette un colore che ricorda quello di Tiffany».

Pur godendo della stessa visibilità e ricchezza dei migliori marchi dell’automotive sportivo e di lusso – il fatturato 2022 di Maserati tocca, infatti, i 2,32 miliardi, poco al di sotto dei 2,38 di Lamborghini – tra i dipendenti dell’azienda con sede a Modena non si sente parlare di ipotesi di “settimana corta”, approvata invece in quella di Sant’Agata del Bolognese pochi giorni fa. La decisione di ridurre l’orario di lavoro a parità di stipendio, presa per i dipendenti Lamborghini, non sembra abbia basi per essere imitata dalla casa automobilistica tridentata. Anche se i lavoratori Maserati, alla luce di numerosi studi che testimoniano i benefici produttivi connessi alla settimana corta, ne sarebbero più che felici.

 

Azienda Maserati. Foto: Ludovica Brognoli