emergenza abitativa
È arrivato il via libera dal ministero dell’Università per la creazione nei prossimi anni di quattro nuove residenze per studenti cofinanziate dalla Regione. Saranno 375 posti letto dislocati tra Bologna, Modena, Ferrara e Parma, con altri due progetti ammessi a Reggio Emilia e Bologna, per 170 posti, ma in attesa di fondi. In città i due studentati saranno collocati a San Giuseppe Sposo, in via Bellinzona, e in via Filippo Re, che andranno ad aggiungersi ai tre già in corso di realizzazione: il Battiferro da 131 posti letto, il Baricentro da 59 posti e il Lazzaretto da 382 posti. In particolare, il San Giuseppe Sposo nascerà dalla riconversione dell’attuale Convento dei Frati Cappuccini, con l’immobile che andrà in usufrutto all’Alma Mater a seguito di un accordo con la proprietà e la Fondazione Cassa di Risparmio. Qui è prevista la realizzazione di 89 posti letto, oltre ai servizi annessi come una mensa e delle sale studio. L’investimento complessivo supera i 14,5 milioni di euro, con un cofinanziamento statale di circa 6,9 milioni e un contributo regionale di oltre 115.000 euro.
«La forte attrattività dei nostri Atenei spinge giustamente in alto la richiesta di alloggi, che noi vogliamo garantire per rendere effettivo il diritto allo studio dei tanti giovani che desiderano laurearsi qui - affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessora regionale all’Università, Paola Salomoni -. Grazie al lavoro di squadra svolto con le nostre Università, tutti i progetti presentati sono stati accolti e, nei prossimi anni, potremo incrementare ancora di più l’offerta destinata ai fuori sede. Dal 2020 al 2027 i posti letto aumenteranno di oltre il 40%, passando da poco più di 3.500 a oltre 5.000. Un impegno di risorse regionali che complessivamente, tra progetti in fase di realizzazione e futuri, supererà i 16,6 milioni di euro. Ci auguriamo ora - chiudono Bonaccini e Salomoni - che anche il governo faccia la sua parte finanziando i due studentati di Bologna e Reggio Emilia che, pur approvati, al momento non hanno ancora copertura».
Foto Ansa