Innovazione
Nuove app per la personalizzazione dell’abbigliamento e strumenti di riutilizzo di scarti riconvertibili nella produzione di idrogeno. Parliamo solo di alcune delle proposte che quest’anno animeranno la nona edizione dello StartUp Day. Venerdì 6 ottobre a Palazzo Re Enzo saranno 25 le nuove startup e 20 gli spin-off invitati a rappresentare, attraverso le loro progettazioni, lo stato dell’innovazione raggiunta dalle nuove generazioni di professionisti.
Uno spazio promosso dall’Alma Mater e da Almacube dedicato ai nuovi talenti e pensato per sostenere e dare visibilità alle aziende in erba. Aspiranti imprenditori e imprenditrici avranno l’occasione di confrontarsi con alcune grandi aziende e importanti finanziatori, mettendo a frutto i risultati della ricerca accademica.
«Accompagniamo le fasi iniziali della progettazione – spiega il presidente di Almacube, Alessandro Grandi – pensando a orizzonti lunghi, ma con la consapevolezza che non tutte le idee si tradurranno in realtà, ma con la certezza che in ognuno dei ragazzi questo sarà un lavoro che farà maturare la giusta cultura dell’imprenditoria. Il rinnovamento della base industriale del Paese passerà necessariamente dalla progettazione di nuove imprese creative». Uno spirito innovativo che di certo non sembra mancare tra le fila delle nuove proposte che saranno presentate durante la giornata di venerdì.
Bioeconomy, salute e mobilità sono solo alcune delle macro-tematiche affrontate da questa nuova classe di startup. A tutte le selezionate sarà richiesto di fare un pitch della proposta, che servirà da motore per instaurare relazioni proficue per il futuro dell’azienda e da criterio nella fase di premiazione finale. La giornata verrà scandita da una serie di appuntamenti e tavole rotonde che vedranno grosse imprese e fondi di investimento raccontare anche l’altro versante della medaglia.
Nella foto la locandina dell'evento
Foto dell'Università di Bologna