caffetteria
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Via libera della Giunta all’apertura di Starbucks, la caffetteria americana celebre in tutto il mondo per le ciambelle donuts e i golosi frappuccini (caffe allungati con gelato, creme e caramello). Sarà in via D’Azeglio 34, al posto della libreria Mondadori che aveva chiuso l’anno scorso dopo 18 anni di attività. I locali, di grande pregio artistico e architettonico, verranno riqualificati e non sarà presente il dehor. L’azienda si impegna a realizzare e ospitare iniziative di carattere culturale e sociale insieme al Comune. In particolare si annunciano progetti sul bere responsabile (Starbucks non vende alcolici), sul rispetto ambientale e sulla riduzione degli sprechi. Sono già 15 i negozi in Italia (dieci in Lombardia, tre in Piemonte, uno a Firenze e a Roma).
L’assessora al commercio Luisa Guidone ha annunciato i 16 progetti speciali nel centro storico sottoposto al vincolo Unesco. Grazie all’autorizzazione della Giunta, saranno aperti nove negozi e ristrutturati sette locali in deroga alla legge. Infatti, per preservare l’identità tradizionale del cuore di Bologna, sono vietate fino al 20 giugno 2025 le nuove attività di vendita alimentare nell’area del Nucleo di Antica Formazione, nell'area della Ztl. Un’apposita commissione ha analizzato le domande secondo stringenti criteri e ha autorizzato le 16 compatibili con il territorio. Queste deroghe, precisa il Comune, non sono state concesse nel 2022, né sono in progetto per il 2024. Oltre a Starbuck, vediamo gli altri nuovi negozi.
Riapre il Teatro romano di via de' Carbonesi che sarà visitabile gratuitamente. Lo spazio bar-ristorante sarà limitato al 10% della superficie e quella per la vendita alimentare (in partnership con Conad) al 7%. Ci sarà un'area attrezzata per il co-working con accesso gratuito, ma non il dehor. Quindi il punto vendita Fabbri, la storica ditta di amarene e dolci, i cui locali ospiteranno mostre d’arte e corsi professionali in via Rizzoli 42. Aprirà anche un ristorante in Galleria Acquaderni ma la ditta non ha svelato ancora il nome dello chef stellato. Anche qui non mancheranno istallazioni artistiche e un denso calendario di eventi culturali. Il negozio Terre Audaci venderà prodotti alimentari realizzati nelle aree confiscate alla mafia. Inoltre presterà libri sul tema e aiuterà le persone emarginate nell’inserimento lavorativo. Il nuovo fornaio Ceneri di Via Solferino 4/e organizzerà corsi alle case di riposo. Darà cibo gratis agli anziani in difficoltà e lo porterà direttamente a casa loro. In via d’Azeglio 42, vicino a Starbucks, aprirà la Bottiglieria del Borgo, un’enoteca con annessa libreria tematica. Poi ancora Il Forno e la Sfoglia di un Chicco in via S. Stefano 38, dove compare pasta fresca bolognese, pane e dolci. In fine Casa Caseus in via Nazario Sauro 6, specializzato nella vendita di formaggi.
L’assessora ha commentato entusiasta: «A Bologna abbiamo realizzato un progetto virtuoso fra pubblico e privati. Chi apre nel centro storico deve dare un valore aggiunto al territorio».
L'assessora Luisa Guidone. Foto di Giovanni Guidi