Turismo

Il turismo porta in città una ricchezza che supera i nove milioni di euro e proviene da ristoranti, negozi, musei, fiere, concerti secondo le ultime stime di Sociometrica, relative ai dati Istat del 2022, presentate da Mattia Santori, consigliere comunale delegato al turismo della Giunta di Matteo Lepore.

Nel ranking “La ricchezza dei Comuni turistici italiani” di Sociometrica emerge che la città, tra i comuni italiani top cento per valore aggiunto, è all’undicesimo posto per ricchezza prodotta dal turismo, con al vertice Roma (7.647.176.549 di euro), seguita da Milano (3.483.519.765 di euro). Per fare un paragone emiliano-romagnolo, al ventesimo posto c'é Cesenatico (626.839.911 di euro), meta turistica soprattutto nel periodo estivo.

Dopo il rallentamento dovuto alle limitazioni di mobilità per Covid-19 del biennio 2020-2021, Bologna torna a registrare una crescita di ricchezza turistica: nel corso del 2022 si contano più di un milione di visitatori e oltre tre milioni di pernottamenti con una media di tre notti a persona, dunque soggiorni comunque di breve durata. Nel 2022 il 64% dei turisti ha scelto attività culturali (musei, cinema, rappresentazioni teatrali), il 20% viene in città perché appassionato di motori e turismo outdoor (trekking urbano, ciclismo) e il 16% per le eccellenze enogastronomiche locali.

«Le attività culturali sono quelle preferite dai visitatori che apprezzano la cura degli addetti al turismo nell’organizzazione di eventi e mostre e nella loro comunicazione attraverso gli InfoPoint, come quello di Piazza Maggiore, dove è possibile conoscere gli eventi presenti in città e provincia – dice Elena di Gioia, delegata alla cultura di Bologna e città metropolitana – da pochi giorni abbiamo installato pannelli video espositivi che integrano l’informazione turistica dei desk e stiamo pensando a modalità per rendere la città più accessibile alle famiglie. Per incentivare i nuclei familiari a visitare la città e le sue bellezze abbiamo introdotto in alcuni musei percorsi rivolti ai bambini; primo tra tutti il Museo Civico Archeologico che, nell’ambito della mostra “I Pittori di Pompei”,  ha creato laboratori didattici che permettono ai più piccoli di apprendere i miti dell’antichità, come quello del ciclope Polifemo. La mostra a Via dell'Archiginnasio, 2, è il primo successo verso questo obiettivo. È anche per questo che a oggi si contano 70.000 partecipanti».

 

 

 

Nell'immagine Elena di Gioia e Mattia Santori. Foto di Alessia Sironi