acqua
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«Il Comune di Bologna destini gli utili di Hera alle famiglie e alle piccole imprese in difficoltà». Con queste parole il capogruppo Lega, Matteo Di Benedetto, ha commentato il bilancio 2022 del Gruppo Hera, che si è chiuso con ricavi quasi raddoppiati rispetto al periodo precedente e con utili e dividendi in crescita. Al Comune, principale socio della multi-utility con l’8,40% delle quote, spettano 15,6 milioni di euro, un piccolo incremento rispetto ai 15 dello scorso giugno.
«Già dall'anno scorso, con la chiusura del bilancio del 2021 – ha continuato Di Benedetto – abbiamo chiesto che il Comune si impegnasse per calmierare i costi dell'energia per famiglie e persone in difficoltà e per le piccole e micro aziende. La risposta della sinistra è stata il silenzio». Occorrerebbe quindi mirare al «bene comune» anche per le scelte strategiche delle aziende partecipate come Hera.
Il sindaco Matteo Lepore, che oggi è impegnato con una campagna di sensibilizzazione con le scuole in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, sostiene che «occorre educare al valore dell’acqua come bene prezioso. Occorrono gli investimenti giusti, affinché sia possibile usare l'acqua per l'agricoltura in modo adeguato o per gli usi urbani, in un periodo di grande siccità. Servono gli investimenti giusti da parte del governo».
E in riferimento alla partecipata Hera, il sindaco ha anticipato che «sono in ballo progetti molto importanti, sul fronte dell’energia così come sull’acqua». I settori rappresenterebbero un motore di sviluppo della città e, ribadisce il sindaco, Hera giocherà un ruolo molto importante nel piano della “Missione clima 2030”, anche per la questione acqua.
Nell'immagine il logo del gruppo Hera. Foto: Ansa