Energia

La turbina estratta dal sottosuolo

Nel sottosuolo del centro di Bologna, non lontano da Piazza Maggiore, c’è una centrale idroelettrica. E non è una centrale qualsiasi. «E' la più grande centrale idroelettrica in un centro storico europeo», come afferma con orgoglio Milena Naldi, presidente di Gacres (Gestione Acque Canali Reno Savena).

La centrale, costruita nel 1994 dall’amministrazione Vitali, sfrutta per la produzione di energia pulita il salto di 15 metri del canale Cavaticcio. Lo scorso 14 febbraio sono iniziati i lavori di manutenzione straordinaria che, dopo anni di funzionamento ridotto e vari cambi di proprietà, consentiranno una messa in funzione a pieno regime. Oggi è il giorno più importante per questo progetto: è stata infatti estratta la turbina Kaplan ad asse verticale, che generando una potenza di 1890 kW, alimenta la centrale. L’operazione di estrazione è stata presentata e spiegata in una conferenza stampa nella sede dell’Opificio delle Acque. Vi hanno preso parte Annalisa Boni, assessora del Comune al patto per il clima, Andrea Zanotti, Presidente Consorzio Canale Reno, Milena Naldi, Presidente Gacres srl e Andrea Bolognesi, Direttore Canali di Bologna.

Annalisa Boni ha commentato l’intervento eseguito oggi: «è un progetto gioiello, come Comune di Bologna siamo molto contenti. I lavori di riattivazione della centrale del Cavaticcio sono parte del percorso per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030 e si pongono in linea con gli obiettivi del “Climate City Contract”, recentemente lanciato nell’ambito della missione UE “100 città a impatto climatico zero entro il 2030”».

La turbina verrà portata in Friuli per essere sottoposta a revisione e manutenzione. Come ha spiegato Andrea Bolognesi l’intervento è stato deciso per adeguare e ammodernare la turbina: «è necessario in particolare sostituire la centralina oleodinamica, riprogettare il sistema di gestione hardware e software e aggiornare l’impianto elettromeccanico». La re-installazione della turbina è prevista per il mese di luglio e il collaudo per ottobre. La centrale sarà completamente operativa dal mese di novembre. Al termine dei lavori ci si attende una potenza massima di circa 1MW e una producibilità annua compresa tra 2000 e 2500 MWh, pari al fabbisogno di circa mille famiglie.

Decisamente soddisfatta anche Milena Naldi: «noi del Consorzio Canale Reno abbiamo acquistato la centrale nel 2018 e da quel momento abbiamo lavorato per rimetterla in funzione a pieno regime. Lo sarà, finalmente, da novembre».

 

Foto in apertura: Crediti, Gestione Acque Canali Reno Savena

Foto all'interno: Crediti, Federico Iezzi

 

 

 il cantiere della centrale in Largo Caduti del Lavoro