Impresa

Le imprenditrici del Belpaese sono indietro rispetto alle colleghe dell’UE. Gli ultimi dati di Unioncamera parlano di più di 1 milione 342 mila imprese guidate da donne a fine settembre 2022. Secondo l’agenzia Dire, le aziende femminili rappresentando il 22,18% dell'imprenditoria italiana, mentre negli altri paesi dell'Ue la percentuale media è intorno al 32%. Cosa motiva un’impresaria nostrana ad aprire attività? Secondo l'Osservatorio di SumUp, sono “il desiderio di fare impresa” per il 20,5% delle intervistate e la “possibilità di essere creative” per il 21%. Negli altri paesi europei contano l’autonomia professionale (54,5% in Francia) e personale (work-life balance al 37,7% in UK).

Quali sono le maggiori difficoltà? La burocrazia stringente secondo il 56,4% delle donne d’affari e la gestione degli impegni familiari per il 21,9%.

Gli Obiettivi? La ricerca di un equilibrio fra lavoro e vita privata per il 47,5% e l'espansione della propria attività nel 44,8% dei casi, rispetto ad esempio al 20,1% delle inglesi. Quanto sanno le donne italiane di finanza personale? Alla domanda se conoscono la differenza tra un tasso fisso e un variabile e fra una franchigia o un prestito personale, le risposte sono preoccupanti. Come è emerso dall'indagine che Facile.it ha commissionato agli istituti mUp Research e Norstat, il 67,3% delle intervistate si dichiarano poco o per nulla preparate. 1,4 milioni di italiane vorrebbero colmare questa lacuna, ma non posso per alcune difficoltà. Il 54% non trova il tempo e il 44% non ha le risorse economiche necessarie (il 53% sono al Sud e nelle Isole). Quasi 20.000 donne hanno detto di non poter studiare materie finanziaria perché il compagno non vuole.

 

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