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Il gruppo che ha presentato Nalucoat

Un trattamento che permette di realizzare al meglio la finitura dei materiali (in particolare dell’alluminio) ed eliminare da essa tutte quelle operazioni che nell’industrial design coinvolgono agenti inquinanti come il cromo. Questo è Nalucoat e per promuoverlo è nata l’omonima startup benefit, creata dall'unione del know-how di due aziende, Leba 1974, specializzata in trattamenti di finitura dell’alluminio e Nanoprom Chemicals Group, che lavora sulla vetrificazione a freddo delle superfici. Il progetto è stato presentato nella sede di Confindustria Bologna, dove era presente anche l'ad di Nanoprom Gian Luca Falleti che ha illustrato in maniera esaustiva il funzionamento del trattamento e i principali settori in cui verrà applicato. La tecnologia di Nalucoat (basata sul brevetto concesso in esclusiva dà Nanoprom Chemicals) si bassa su un processo di vetrificazione a freddo della superficie, abbinata all’utilizzo dell’alluminio che essendo un materiale riciclabile, permette di unire sostenibilità ed estetica. Il rivestimento ottenuto è infatti realizzato tramite biossido di silicio, materiale abbondantemente presente in natura.

 

«L’obiettivo di Nanoprom è di funzionalizzare la superficie, ovvero dargli nuove caratteristiche che permettano di sfruttarle in diverse situazioni». Così Falleti ha illustrato come la sua azienda voglia sfruttare Nalucoat, impiegandolo in diversi settori come quello automobilistico e motociclistico, anche a livello competitivo in F1 (riducendo il peso della verniciatura) e MotoGp, ma anche in quello nautico o dell’arredamento. Come spiegato da Falleti, si tratta di una rivoluzione per il settore dei trattamenti estetici, soprattutto dal punto di vista dell’impatto ambientale. Oltre alle nuove proprietà ottenute, come per esempio leggerezza, durezza o maggiore resistenza, infatti vengono ridotti del 50% gli scarti derivati dal processo produttivo.

 

Tra i diversi interventi che si sono succeduti nel corso della conferenza va segnalato quello dell’assessore allo sviluppo economico e della green economy della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, che ha voluto sottolineare l’importanza rivestita da progetti come quello di Nalucoat per l’intero territorio: «Questo progetto è in piena sintonia con il piano strategico della regione… Dobbiamo investire sia sull’apporto tecnologico, ma anche sulle competenze. Per farlo dobbiamo convincere i nostri talenti a tornare da noi, offrendo loro stipendi di qualità e aziende più ecologiche e innovative. Non si fa cambiamento climatico senza il lavoro e non si dà lavoro senza guardare al cambiamento climatico».

 

 

Da sinistra Giuseppe Torluccio, Tiziana Ferrari, Vincenzo Colla, Gian Luca Falleti, Marta Basso, Ivan Bonvini, Michael Robinson, Claudio Mingazzini. Foto di Matteo Pignagnoli