letteratura

La Bologna Children's Book Fair o Fiera del Libro per Ragazzi è una delle più importanti fiere a livello internazionale, propriamente dedicate all’editoria per l’infanzia. Si svolgerà a Bologna dal 6 al 9 marzo. All’interno dell’evento generale si terranno varie iniziative, tra le quali il premio “Carla Poesio”, riconoscimento annuale conferito alla più innovativa e originale tesi di laurea italiana in Letteratura per l’Infanzia.
InCronaca è andata a conoscere Caterina Foglieri, la vincitrice della quinta edizione del Premio “Carla Poesio”. Laureata in Scienze della Formazione Primaria all’Università Alma Mater nel giugno 2021, con una tesi sulla letteratura per l’infanzia dal titolo “Tra voli e cadute. Gli atterraggi di fortuna nella letteratura per l’infanzia”, con la professoressa relatrice Milena Bernardi.

Ci parli della sua tesi. Com’è nata l’idea?
«Tutto è nato dal nome: “Atterraggio di fortuna”. Questa è un’espressione che mi ha colpita subito. Perché l’atterraggio non è da intendersi come “caduta”, ossia qualcosa di negativo e doloroso. Atterraggio è luce, speranza, salvezza. Sono partita da Roald Dahl, lo scrittore d’infanzia per eccellenza, il quale – essendo aviatore – ha fatto esperienza di un atterraggio di fortuna nel deserto. È sopravvissuto miracolosamente e – in seguito a ciò – ha scelto di rincontrare il mondo dell’infanzia, scrivendo lettere alla madre e rifugiandosi nel suo essere “piccino”. Grazie a lui ho scoperto come si riesce a rialzare chi ha un po’ di pazzia, un desiderio forte, chi non si fa abbattere. Questo è stato il nucleo centrale che mi ha guidata. Molti altri sono stati poi i personaggi e le storie incontrate nelle mia ricerca di “atterraggi di salvezza”: Antoine de Saint-Exupéry, scrittore de “Il Piccolo Principe”, il racconto de “La gabbianella e il gatto”, la favola de “Il mago di Oz”. Un viaggio alla scoperta di chi – dopo una caduta o un atterraggio di fortuna- ha deciso nella propria vita di rialzarsi e proseguire. Mi piaceva molto questa speranza ed è proprio ciò che mi ha accompagnato nel mio percorso».  

Lei è oggi insegnante di scuola primaria. Cosa la motiva nel suo lavoro? Come pensa possa essere intesa e utilizzata la letteratura nel mondo dell’infanzia?
«Quello della scoperta tra i voli e le cadute è stato un viaggio. Pensare ai bambini che tutti i giorni corrono, cadono, si sbucciano le loro piccole “ginocchiette”.  Nella letteratura per l’infanzia un concetto che ritorna costantemente è quello del limite, della marginalità, dello spingersi oltre. La lettura ci insegna proprio questo: a spingerci oltre. Usare la letteratura come uno strumento per buttarsi, avanzare, progredire, con la sicurezza costante di non cadere mai. Ci si culla, si atterra in una base sicura: i libri, la fantasia, l’immaginazione. I bimbi sono l’espressione più compiuta di questa dimensione salvifica della lettura».  

Come nasce questo premio?
«Questo premio è nato in onore di Carla Poesio, una delle figure più note all’interno del mondo della letteratura per l’infanzia; è stata proprio lei, infatti, a portare all’interno del Bologna Children’s Book Fair questo genere letterario. Dal 2015 l’Università di Bologna ha istituito questo premio, che va ogni anno alla miglior tesi. Ho deciso di partecipare al concorso senza troppe aspettative. Le selezioni ci sono state fino al mese di gennaio e poco tempo fa è arrivato il responso: una gioia immensa».

Quando avverrà la celebrazione e quale sarà il premio?

«Il premio consisterà nella pubblicazione della tesi il prossimo anno – nel 2024 – a cura della casa editrice ETS. Mi verrà conferito la settimana prossima – 8 marzo – proprio all’interno del Bologna Children’s Book Fair. La pubblicazione del lavoro sarà finanziata da Bologna Fiere. Credo che le tesi siano solo un piccolo embrione, dal quale il mondo dell’editoria può partire per espandersi e generare interessi diffusi. In questo evento si cerca l’eccellenza: trovare un qualcosa che possa far breccia nel cuore di insegnanti, bambini, genitori. Un qualcosa che possa colpire e far intendere la letteratura quale elemento di forte valore emotivo e formativo».

Andrà al Bologna Children’s Book Fair o sarà presente solo il giorno della sua premiazione?  «Assolutamente no. Parteciperò all’iniziativa tutti i giorni. Non ci ero mai andata negli anni scorsi. Credo sia un evento di notevole importanza. Non è propriamente dedicato ai bambini, quanto piuttosto agli adulti. Rappresenta un’occasione per formarsi e aggiornarsi, attraverso conferenze, incontri con autori, presentazioni di libri. È utile perché permette a noi adulti di assumere gli strumenti necessari per approcciarci nel modo più adatto al mondo dei bambini». 

Come ha vissuto il conferimento di questo premio?
«Con molta emozione; non me lo aspettavo. É stato il coronamento di un grande lavoro. Mi sono impegnata molto per scrivere questa tesi. Questo riconoscimento mi sta dando modo di ricordarla, rileggerla e approfondirla con grande gioia e emozione». 

 

In copertina: Caterina Foglieri, vincitrice del premio "Carla Poesio" nel giorno della sua laurea: foto Caterina Foglieri