inaugurazione

«Lucio è il nostro compagno di viaggio». Parla così Elena Di Gioia, delegata alla Cultura, in occasione della celebrazione svoltasi questa mattina, per inaugurare la targa sulla casa natale di Lucio Dalla – in Piazza Cavour 2 – e il cartiglio storico sull’ultima abitazione in cui l’artista ha vissuto e lavorato – in Via D’Azeglio 15. Alla cerimonia hanno partecipato le cugine dell’artista e Andrea Faccani, il presidente della Fondazione Lucio Dalla. «L’affissione della targa è certamente un modo per tener vivo il dialogo con Lucio, affinché gli spazi della nostra quotidianità possano divenire pieni di arte, musica, affetto», afferma la Di Gioia.
Oggi ricorrono undici anni della morte del famoso cantautore bolognese, che il 4 marzo ne avrebbe compiuti ottanta. Si è aperto così il programma di iniziative – promosse dalla Fondazione Lucio Dalla insieme al Comune di Bologna e ad altri numerosi partner – che proseguiranno fino al 5 marzo, per rendere omaggio al cantautore. «Anche lo spazio pubblico deve essere sfruttato in modo da tenere vicini e quotidiani le figure care della nostra vita e Lucio è sicuramente una di queste», ha detto la delegata. Il programma è ricco di eventi che spaziano tra proposte editoriali, incontri musicali e progetti solidali. «Attraverso queste iniziative Bologna ritroverà l’anima più profonda di Lucio: l’arte, l’altruismo e l’affetto che ci ha regalato e che – ancora oggi –  continua a donarci. Vogliamo riproporre lo spirito di generosità cha ha sempre contraddistinto il cantautore, affinché sia per noi da esempio e insegnamento».
L’artista bolognese ha segnato il panorama musicale internazionale, stabilendo – in particolar modo con la città di Bologna – un forte legame, fatto di benevolenza e affetto, che è ancora vivo e presente.
«L’amministrazione comunale insieme alla Fondazione Lucio Dalla e a tanti altri partner, anche attraverso l’apposizione delle targhe, vuole ribadire come “Lucio sia un nostro compagno di viaggio” e lo è nella solidarietà, nello spazio urbano e nei luoghi per lui fondanti – come quello della sua casa natale e della sua abitazione», dice entusiasta Andrea Faccani. E continua: «Quello che più mi colpisce è che anche i bambini e i ragazzi giovani lo conoscono, cantano le sue canzoni. Lucio è in mezzo a noi, anima viva di questa città, di questa gente. Noi tutti lo amiamo e ne portiamo il ricordo nel cuore».
Presente all’inaugurazione anche una delle più strette cugine dell’artista, che – commossa e emozionata – ne racconta la storia. «Ha iniziato la sua carriera da piccino, suonando la fisarmonica da autodidatta; sono molto affezionata a Lucio. Tutte le mattine lo saluto guardando la sua foto, ringraziandolo per tutto quello che ha fatto: per me, per la mia famiglia, per tutti noi». Bologna non dimentica Lucio, ma anzi continua a renderlo presente attraverso il dialogo con la sua arte, la sua musica e la sua bontà.

 

 

In copertina foto di Lavinia Sdoga: inaugurazione della lapide sulla casa natale di Lucio Dalla in Piazza Cavour 2. Da sinistra a destra: Andrea Faccani, presidente della Fondazione Lucio Dalla e Elena Di Gioia, delegata alla Cultura di Bologna e Città Metropolitana