Tar
Calano i ricorsi al Tar dell’Emilia-Romagna, 943 contro i 1.084 del 2021. Calano però anche le decisioni: 1.060 contro 1.170. Continua anche la diminuzione delle pendenze che sono passate dalle trentamila del 2000 alle circa tremila del 2021; merito delle continue riforme di “sburocratizzazione”. Si apre con questi dati la cerimonia di inaugurazione del Tar dell’Emilia-Romagna che si è svolta in Prefettura.
«Nel 2022, questo ufficio ha conseguito buoni risultati in termini quantitativi e qualitativi», il presidente Andrea Migliozzi commenta così l’anno giudiziario appena terminato. Ringrazia tutto il personale ma lamenta la carenza di organico: «L’ufficio prevede 21 unità ma in servizio ve ne sono state quindici, con un scopertura di sei unità di cui un funzionario, ben cinque assistenti amministrativi e solo dal primo gennaio di quest'anno abbiamo avuto assegnato in modo stabile un informatico».
Riguardo al 2023 «questo Tribunale amministrativo continuerà la sua attività lavorativa con ancor maggiore alacrità, in umiltà e trasparenza, con impegno e diligenza, come prima e più di prima».
La cerimonia continua in un clima cordiale e le varie autorità prendono la parola per ringraziare, ma anche far notare la propria opinione in merito all’Ufficio. Oberdan Forlenza, consigliere di Stato, annuncia l’ingresso di cento nuovi magistrati al Tar (un quarto dell’organico) e commenta negativamente la frase dell’economista Carlo Cottarelli “non si può morire di burocrazia”. «La giustizia amministrativa non può tenere conto solo dei numeri; i giusti processi vanno fatti con tempi e modalità che siano di garanzia per il cittadino”. Aggiunge poi che, dopo la crisi del Covid, dobbiamo tornare a svolgere tutti i processi in presenza. L’avvocato Filippo Lubrano, rappresentante della Società Italiana Avvocati Amministrativisti, cita Franco Frattini, morto lo scorso dicembre, e tutto il salone della Guardia inizia un lungo applauso. Il presidente Migliozzi ricorda ancora Frattini e dichiara aperto l’anno giudiziario amministrativo 2023.
Foto di Giovanni Guidi