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Giovanni Molari, rettore dell'Alma Mater
La pandemia ha inciso sulla vita dei più giovani e l’Università ancora ne risente. Sono numeri in discesa quelli che l’Alma Mater registra per il nuovo anno accademico. Un calo del 6,5 per cento degli iscritti rispetto al 2021/2022, ma in linea con l’andamento nazionale. Alla fine di gennaio gli immatricolati erano 26.421 contro i 28.248 del 2022. Il rettore Giovanni Molari parla di «un calo atteso e fisiologico dopo due anni di pandemia». Una flessione ancora più marcata se si guarda alle immatricolazioni dei corsi di laurea magistrale, diminuite del 10,8 per cento. Anche questa, dovuta agli effetti del Coronavirus, che hanno portato «un rallentamento nelle carriere degli studenti dei corsi triennali, con un numero di laureati in deciso calo rispetto all’anno precedente», precisa Molari. Rimane infatti stabile il numero totale degli studenti iscritti, intorno a 89mila, e cresce quello dei candidati che hanno partecipato alle prove di ammissione.
Il caro affitti per il rettore «un po’ ha inciso sulle iscrizioni», ma non in modo significativo. «Stiamo lavorando anche su questo fronte - aggiunge - con un intervento a favore degli studenti, il bonus affitti, in accordo con il Comune, per realizzare nuovi studentati e altre soluzioni che possano mitigare il problema nei prossimi anni».
Continuano ad aumentare, invece, gli studenti internazionali rispetto allo scorso anno. Molto rilevante è la crescita di nuovi iscritti che arrivano dall’Iran. Si tratta di un più 64,2 per cento, perlopiù donne: 164 studentesse iraniane su 266 totali. Un aumento significativo, del 22,8 per cento, riguarda anche i ragazzi provenienti dalla Turchia, che l’Università, dopo il terribile terremoto, sta contattando per fornire loro supporto. Immatricolati in crescita anche per chi arriva dalla Russia (più 23,5 per cento), dall’India (più 32,3 per cento), dal Kazakistan (più 77,3 per cento), dalla Polonia (più 55,6 per cento) e dalla Germania (più 63,3 per cento).
Bilancio positivo per i numeri delle domande d’iscrizione all’Alma Mater - in crescita del 2,3 per cento -. «Dato che conferma ancora una volta la forte attrattività a livello nazionale e internazionale dell’Università di Bologna», dice Molari.
Prosegue infine il trend di crescita delle studentesse e degli studenti che beneficiano di una riduzione o dell'esonero totale delle tasse di iscrizione. In particolare, crescono del 2,3 per cento gli iscritti con un Isee fino a 45.000 euro, che possono usufruire di forti riduzioni nelle contribuzioni studentesche. Tra questi sono 24.835 gli iscritti che quest'anno hanno potuto beneficiare dell'esonero totale, pari al 29,3 per cento del totale degli studenti: un numero in crescita del 5,7 per cento rispetto allo scorso anno.
Nell'immagine Giovanni Molari, rettore dell'Alma Mater. Foto di Amalia Apicella