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Il render del progetto del nuovo palazzetto della Virtus (foto Ansa)

 

La Virtus non cambia l'amministratore delegato. La società afferma un comunicato diffuso dai canali ufficiali di via dell'Arcoveggio, «smentisce categoricamente la notizia del cambio di ruolo di Marco Comellini». Il club ha risposto in mattinata a un articolo del "Corriere di Bologna", definendo le voci dell’allontanamento di Comellini come «false».

 

Al di là della posizione dell’Ad, resta di stretta attualità la difficile situazione finanziaria della società, all'origine della vicenda. L’ultimo bilancio delle V nere aveva fatto segnare un passivo di 11,5 milioni di euro che sarebbe potuto essere ancora più pesante senza i 15 milioni raccolti fra la rinuncia del presidente Massimo Zanetti a crediti finanziari e i versamenti infruttiferi dei soci. Una parte delle misure per ridurre il carico sui conti della società era già stata messa in campo nella scorsa gestione - che vedeva coinvolto anche il numero uno di Crif Carlo Gherardi – ma la struttura del conto economico per il 2024-2025 ha riproposto voci di spesa rimaste a un livello difficilmente sostenibile nel lungo periodo. Più che dall’aumento delle uscite sembra che una parte dei problemi della Virtus sia dovuta soprattutto ai  mancati ricavi. Spicca in questo senso la flessione delle sponsorizzazioni, fra le quali non sono più presenti la “Segafredo” e la brandizzazione esclusiva per le partite di Eurolega. Anche il botteghino nell’ultimo esercizio ha restituito un trend negativo con i ricavi del ticketing delle partite in flessione del 18% rispetto al 2023-2024.

 

Nonostante la delicatezza del fronte dei conti, in estate il patron Zanetti aveva dichiarato di puntare a costruire una squadra giovane e un roster più profondo dopo gli addii di Shengelia e Belinelli – il primo volato a Barcellona, il secondo ritirato – per difendere lo scudetto conquistato in estate. Resta l’incertezza su quanto gli obblighi di bilancio, in una situazione che ha già portato a due segnalazioni per “motivato stato di crisi” da parte del collegio sindacale, potranno rallentare la corsa di una squadra che con otto vittorie e una sconfitta resta al comando della Serie A e si trova a dover recuperare dal dodicesimo posto in Eurolega.