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Aula Magna Università di Bologna (foto Ansa)

 

Il tasso di occupazione a un anno dalla laurea triennale, quest’anno, arriva al 76,8%. Un dato in crescita rispetto al 71,4% dello scorso anno. 

Quando si parla di occupazione post-laurea, gli studenti laureati dell’Alma Mater trovano lavoro più facilmente, in tempi brevi e con contratti spesso stabili. AlmaLaurea, nel suo nuovo rapporto annuale, ha preso in considerazione le performance di circa 690 mila laureati di 81 università. Di questi, 37.961 sono laureati dell'Università di Bologna. 

Ma nel concreto, di che cifre si sta parlando? Sono 2.540 i giovani con un titolo di studio triennale a essere già inseriti nel mondo del lavoro. Su 9.609 intervistati uscenti dal triennio nel 2023, 6.302 (pari al 65,6%) risultano iscritti ancora all’università a un anno dalla laurea. Il 76.8%, quindi, fa riferimento ai restanti 3.307 laureati che non si sono iscritti ad alcun nuovo corso ma che erano effettivamente in cerca di lavoro. 

Per i laureati magistrali di secondo livello (sia biennali che a ciclo unico), la situazione è analoga e i dati sono altrettanto incoraggianti. Tra i quasi 10 mila intervistati, l’80,8% (circa 8.000 persone) ha trovato lavoro entro dodici mesi dal titolo, superando così la media nazionale che si ferma al 78,6%. Ma c’è di più, di questi occupati, il 25,9% gode di un contratto a tempo indeterminato, mentre il 23,7% ha un contratto a tempo determinato. Il 7,3% infine, si è dedicato a un’attività in proprio.

Almeno questo è il quadro di ciò che accade a un anno dalla laurea, ma la vera prova del successo è rappresentata dai 8.847 laureati di secondo livello usciti nel 2019, che a cinque anni dal titolo mostrano un tasso di occupazione del 90,8%; in crescita rispetto all’88,8% dello scorso anno e superiore alla media nazionale dell'89,7%. Più di 8.000 ex studenti Unibo lavorano stabilmente, con una maggioranza del 55, 4% che può contare su un contratto a tempo indeterminato.

Le scelte lavorative ricadono per lo più sul settore privato (61, %), ma non manca chi opera nel pubblico (34%) o nel non-profit (5%). L’ambito dei servizi è quello più ricco di opportunità, assorbendo quasi otto laureati su dieci, seguito dall’industria e, in misura molto più ridotta, dall’agricoltura.

Ma qual è il profilo dei laureati Unibo?  Per osservarlo, l’indagine AlmaLaurea ha preso in considerazione 20.527 laureati: 10.570 di primo livello, 8.191 magistrali biennali e 1.766 a ciclo unico. Ancora una volta l’Università di Bologna si conferma sopra la media nazionale per numero di studenti che si laurea in corso e che ha fatto un’esperienza di studio all’estero.

L’Università di Bologna attira studenti da tutta Italia e da sempre più Paesi del mondo. Lo confermano i dati AlmaLaurea: su oltre 305 mila laureati analizzati in Italia, 20.527 sono dell’Alma Mater. E quasi la metà (il 45,8%) proviene da fuori regione, quasi il doppio della media nazionale che si ferma al 24,5%. Cresce anche la presenza internazionale: il 7,6% dei laureati ha cittadinanza estera (contro il 5,3% della media nazionale). Bologna, si sa, è sempre stata un’Università ad ampio respiro internazionale, molto attrattiva per gli studenti provenienti da ogni parte del mondo. Ma altrettanti sono gli studenti dell’Alma Mater che vogliono affrontare un’esperienza di studio all’estero riconosciuta dal corso di laurea: quest’anno sono stati 3.225 gli interessati, il 15,7% del totale, più del 14,4% dell’anno scorso, contro una media nazionale ferma al 10,3%.

Ma la laurea in corso è il vero punto di forza di Unibo, che sovrasta di nove punti percentuali la media nazionale con ben il 67,9% degli studenti che terminano il loro percorso di studi nei tempi previsti.

Nel complesso, in conclusione, l’89,5% delle laureate e dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria all’Alma Mater.