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Nella foto, Stefania Pisani e Maria Angela Occhiali (foto di Marcello Benassi)
«Abbiamo ricominciato a respirare dopo mesi di apnea». La sindacalista di Cgil Stefania Pisani parafrasa il cardinale Matteo Zuppi, commentando la notizia relativa al salvataggio di "La Perla". Una grande vittoria per il sindacato, che rivendica i mesi di lotta a fianco dei dipendenti per la tutela dei posti di lavoro e della produzione. «Abbiamo creduto, fin dal primo giorno, che questa azienda potesse essere salvata senza essere spezzettata e con le competenze valorizzate – dice Pisani – nonostante ci venisse detto che eravamo delle visionarie. I fatti rivelano che avevamo ragione». Un’esultanza condivisa dalla collega di Uil Maria Angela Occhiali, che ha definito gli ultimi mesi come una vera e propria resistenza. «Abbiamo dato prova di resilienza, sempre con il sostegno delle lavoratrici e, anche nei momenti più complicati – commenta – siamo state tenaci. Ora speriamo in un nuovo imprenditore che non abbia una visione solo speculativa, ma crei sviluppo».
Per le sindacaliste, fondamentale è il riconoscimento degli ammortizzatori sociali fino al momento della vendita: «È certezza matematica che le lavoratrici saranno coperte rispetto agli ammortizzatori. Noi lavoratori non viviamo d’aria», puntualizza Stefania Pisani.
Nessuna rivelazione, invece, sull’identità del nuovo acquirente. «Il Ministero tiene blindato il nome, si tratta di una vendita molto delicata – affermano all’unisono le due sindacaliste – ma siamo curiosissime di conoscere il nuovo profilo». «Non vedo l’ora di raccontare dell’incontro alle lavoratrici», trepida Maria Angela Occhiali. Ed esultano le “perline”, che vedono la luce dopo mesi di tunnel: «Abbiamo dimostrato al mondo intero che un gruppo di donne può portare a casa il risultato».