AUTOVELOX

(foto Ansa)

 

È una partita delicata quella che vede l’annullamento delle multe fotografate dai velox perché il valore ammonta a 20 milioni di euro sui 70 complessivi che il Comune aveva previsto di incassare dalle sanzioni del 2025. L’assessore alla nuova mobilità Michele Campaniello ha, infatti, deciso di non spegnere i dispositivi illegittimi e di impugnare le sentenze che prevedono l’annullamento delle contravvenzioni emesse dai giudici di pace.

«I ricorsi in Cassazione presentati dalla giunta sulle multe degli autovelox rischiano di trasformarsi in un boomerang per Palazzo d’Accursio». Questa la previsione del consigliere regionale di Fratelli di Italia, Francesco Sassone (FdI) a fronte della bufera politica scatenatasi tra il Comune di Bologna e i giudici di pace.

Secondo Sassone si tratta: «Dell’ennesima dimostrazione di come l’amministrazione comunale utilizzi i dispositivi come strumenti di riscossione, piuttosto che come veri deterrenti per la sicurezza stradale, ancorché non sono omologati».

Per risultare legittimi, gli autovelox dovrebbero rispettare alcuni requisiti tecnici previsti dal Nuovo codice della strada. Il Consigliere regionale di Fratelli di Italia conferma: «Non basta la semplice approvazione dei dispositivi a renderli legittimi. Il Comune dovrebbe prenderne atto».

Le multe da autovelox sono un salasso per le tasche dei cittadini, che, solo nelle ultime due settimane, hanno dovuto fronteggiare la “stangata” di de Pascale, tra aumento Irpef, Irap, bollo della macchina e ticket sanitari. Per non parlare dei rincari sul biglietto del bus.

Sassone immagina: «Le contravvenzioni sono un modo per guadagnare tempo ed evitare un buco di bilancio immediato, infatti, se la tendenza dei giudici viene confermata anche nei gradi superiori di giudizio, il Comune si troverà a dover rimborsare anche ulteriori spese legali».

 

L'articolo è stato redatto il 25 febbraio 2025